Pakistan, attacco terroristico all’università Bacha Khan. Decine di morti
Oltre trenta morti e decine e decine di feriti: è il bilancio provvisorio dell’attentato terroristico in Pakistan all’Università Bacha Khan a Charsadda che è stato rivendicato da Tehreek-e-Taliban Pakistan, i Talebani del Pakistan. Gli attentatori sono stati neutralizzati dopo un lungo blitz.
Il Pakistan nel mirino
È stato l’esercito del Pakistan ad annunciare su Twitter l’uccisione dei quattro terroristi, mentre l’operazione era ancora in corso. «I cecchini hanno ucciso altri due terroristi. Al momento sono quattro i terroristi uccisi. Tutti gli edifici sono in mano all’esercito», scriveva il portavoce delle forze armate pakistane, il generale Asim Bajwa.
Il terrore nell’ateneo
Quattro uomini armati hanno fatto irruzione nell’ateneo, nella parte nordoccidentale del Pakistan, a 35 chilometri da Peshawar. L’attacco è iniziato alle 9.30 ora locale (le 5.30 in Italia), con due esplosioni e spari contro studenti e professori nelle aule o negli ostelli che li ospitano. Tra le vittime anche anche un docente di chimica e quattro dei militari intervenuti. I terroristi (forse una decina) si erano schierati al secondo e al terzo piano, ma sono stati neutralizzati, ovvero uccisi, da cecchini e dalle forze della polizia governativa del Pakistan.
Spari durante il memorial
Gli attentatori hanno scelto un giorno speciale per assicurarsi il massimo della presenza di “pubblico”: l’anniversario della morte del fondatore dell’università di Charsadda, Khan Abdul Ghaffar Khan, leader della non violenza, conosciuto con il nomignolo di “Bacha Khan” e morto nel 1988. Nel momento in cui i terroristi hanno fatto ingresso nel campus circa 600 persone, fra professori e studenti, si apprestavano a partecipare a un recital di poesie dedicato a Bacha Khan. Nel corso dell’attacco si sono udite una decina di esplosioni e numerosi scambi di colpi d’arma da fuoco. Un portavoce militare ha dichiarato ai media del Pakistan che quattro degli aggressori, che sarebbero dieci o undici in tutto, sono stati uccisi, mentre gli altri sono stati circondati in due edifici del campus. Alcuni degli studenti che sono riusciti a fuggire hanno assicurato che «i morti sono molto numerosi».
Il premier: non ci piegano
Da parte sua il primo ministro del Pakistan, attualmente in Svizzera per partecipare al Forum di Davos, ha condannato l’attacco sostenendo che «chi uccide studenti innocenti non ha fede né religione. Siamo determinati a spazzare via la minaccia del terrorismo dal nostro Paese». Il peggiore attentato in Pakistan è avvenuto poco più di un anno fa in una scuola di Peshawar dove i talebani massacrarono oltre 150 persone.