Fu la prigione di Mussolini: incendio nell’hotel di Campo Imperatore (Video)
Un pezzo di storia è stato messo a rischio, a Campo Imperatore, da un principio di incendio provocato da un bollitore: le fiamme si sono sviluppate nelle cucine dell’albergo che fu prigione di Benito Mussolini dal 28 agosto al il 12 settembre 1943, quando fu liberato dalle forze armate tedesche con la celebre “Operazione Quercia”, che portò a quella che lo stesso Mussolini definì «la più audace e moderna di tutte» le fughe.
Ospiti evacuati e vigili del fuoco in azione
L’incidente ha costretto all’evacuazione i circa cinquanta ospiti dell’albergo, che sono stati trasferiti con la funivia in altre strutture nella vicina Fonte Cerreto. In quota – l’albergo, che mantiene ancora intatti gli arredi delle stanze di Mussolini, si trova a circa 2200 metri alle pendici di Monte Aquila, sul Gran Sasso – sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri, ma a quel punto l’allarme era già rientrato.
Nessun danno grave all’albergo prigione di Mussolini
«Quando sono arrivati i vigili del fuoco il principio di incendio era stato già domato», ha spigato l’amministratore del Centro Turistico Gran Sasso Fulvio Giuliani, l’ente cui il Comune dell’Aquila ha affidato con un bando la gestione. «La cucina della struttura è al momento inutilizzabile, ma sarà messa a posto nei prossimi giorni, permettendo in poco tempo di riaprire l’albergo», ha chiarito l’uomo, aggiungendo che «la documentazione è a posto e sta arrivando un perito per una valutazione dei danni e per fare luce su come sia divampato l’incendio».