Ex bulla scrive alla dodicenne di Pordenone: «Non mollare mai»

28 Gen 2016 10:43 - di Ginevra Sorrentino

Tra i messaggi di sostegno e le parole di incoraggiamento arrivate alla dodicenne di Pordedone che qualche giorno fa ha tentato il suicidio, a sua detta, perché messa sotto pressione da un gruppo di compagni di classe, adesso c’è anche la lettera spedita al suo indirizzo da un ex bulla salita ai “disonori della cronaca” per un episodio tra i più noti di violenza – fisica o psicologica fa poca differenza – esercitata senza motivo su coetanei. E così, se l’anno scorso si era conquistata il suo quarto d’ora di notorietà – per quanto negativa – per il filmato che la immortalava mentre picchiava una compagna di scuola disabile. Video chem, neanche a dirlo, la ragazzina aveva poi puntualmente diffuso sul web.

Ex bulla scrive alla dodicenne di Pordenone

Ma dall’errore alla redenzione c’è di mezzo l’espiazione: e deve essere proprio in questa delicata fase di passaggio la sedicenne di Varallo Sesia, nel Vercellese, che lo scorso marzo prese a schiaffi e sputi l’amica e che oggi, alla notizia del gesto disperato compiuto dalla ragazzina di Pordenone ha toccato con mano quanto potrebbero essere tragiche le conseguenze di un vile atto di bullismo. Una considerazione che l’ha indotta a prendere carta e penna e a riflettere su quanto accaduto, su vittime e carnefici. «Nella vita l’importante è rialzarsi sempre», scrive l’ex bulla di Varallo Sesia, nei due fogli a quadretti, scritti a mano, prova a restituire una immagine diversa di sé e, contestualmente, a regalare all’“amica” di Pordenone, che in realtà non ha mai conosciuto, un po’ di speranza. «La tua storia è arrivata a commuovere tutti, perfino me…», scrive la ragazza, che oggi ha cambiato scuola ed è ancora in attesa di conoscere le conseguenze penali del suo errore. «Mi dispiace sapere che tu abbia pensato di dover fare quel gesto di disperazione», aggiunge la sedicenne che nei mesi scorsi ha chiesto scusa alla sua vittima. Perché «nella vita tutti sbagliamo, ma l’importante – ribadisce – è rialzarsi sempre». Ha fatto così anche lei e, stando alle sue parole, pare avere capito la lezione. Tanto da sembrare un’altra persona, più matura e responsabile rispetto a quella che il mondo aveva conosciuto, consapevole di avere sbagliato. E di voler rimediare.

Ex bulla dagli schiaffi al pentimento: chiede una seconda possibilità

Del resto, di essere pentita del gesto da lei compiuto la sedicenne lo aveva già dichiarato: e prima di scrivere alla ragazzina veneta aveva già messo nero su bianco il rammarico per quanto da lei fatto ai danni di un’amica. «Mi dipingono come un mostro, ma io vorrei una seconda possibilità», disse qualche mese fa in una lettera consegnata al suo legale, l’avvocato Alessandra Guarini, per far sapere alla sua vittima di essere «molto pentita». E per chiederle scusa, anche se indirettamente. Ora questa nuova lettera, semplice ma, proprio per questo motivo, più sincera. «Nella vita i più fragili pagano sempre le conseguenze», scrive allora la sedicenne di Varallo alla studentessa di Pordenone, ancora in ospedale per le conseguenze della caduta dalla finestra della propria camera. «Non ce la facevo a rientrare in quella classe. Avevo paura di urlare al mondo i miei timori e così ho deciso di farla finita», aveva spiegato la vittima ad un vicino di casa che la stava soccorrendo. Poi la corsa in ospedale, la paura per la sua vita in pericolo e il fiume di messaggi di affetto e solidarietà ricevuti. Tra i quali, appunto, quello dell’ex bulla che la invita a guardare avanti. «Quello che mi sento di dirti, dal cuore – è la sua esortazione – è di non mollare mai…». C’è speranza per tutti.

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