Giubileo, in calo del 5% il flusso delle prenotazioni nella Capitale
Il Giubileo non porterà affari d’oro per il turismo capitolino: sembra finita l’emorragia di cancellazioni negli hotel romani, ma ancora c’è poco da “giubilare” perché non solo non c’è stato nessun boom, ma anzi un calo rispetto alla media del periodo. E anche se manca ancora qualche giorno all’apertura ufficiale, non sembra facile che la situazione si possa ribaltare completamente. Secondo il Codacons la Capitale tra tutte le città d’Italia è quella che più di tutte sta risentendo dei fatti di Parigi: le prenotazioni alberghiere – dice l’associazione – sono in netto calo rispetto ai ponti degli scorsi anni.
I cali e le disdette dei giorni scorsi avevano talmente preoccupato da indurre Federalberghi Roma, che associa più della metà degli alberghi romani, a creare uno speciale osservatorio. “Nella realtà – spiega il presidente Giuseppe Roscioli – il flusso delle cancellazioni è terminato, ma il flusso è ancora decisamente tiepido e in calo di almeno il 5% rispetto al solito. È vero anche che adesso, con tutti questi siti online, ci sono veramente anche prenotazioni dell’ultimo secondo, ma ancora la situazione non è stabile”. Due, secondo Roscioli, i fattori decisivi di questa crisi: “Innanzitutto – spiega – i grandi eventi come al solito allontanano il turismo ‘normale’. E poi ovviamente la paura legata agli eventi di Parigi, rinforzati dalla strage appena avvenuta in America, continua a pesare ancora molto”. “È innegabile che l’attuale momento storico – aggiunge Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – abbia impattato sul settore turistico della Capitale, ma ci auguriamo che la situazione torni al più presto favorevole e speriamo di confermare una presenza di turisti simile a quella del 2014″.