Le dichiarazioni-choc di Trump non intaccano il suo primato nei sondaggi

12 Dic 2015 14:15 - di Giovanni Trotta

Malgrado la tempesta che si è abbattuta su di lui Donald Trump non scende nel gradimento degli americani: resta infatti immutato il livello di consensi che  miete sul fronte repubblicano dopo la controversa proposta del candidato per la nomination Gop (Grand Old Party) nella corsa alla Casa Bianca per uno stop totale all’ingresso dei musulmani negli Stati Uniti. Lo registra un sondaggio Reuters/Ipsos, il primo condotto su base nazionale dopo la bufera scatenata dalle affermazioni di Trump. Trump insomma resta alla guida del fronte repubblicani con il 35 per cento dei consensi tra elettori tradizionalmente Gop, la stessa percentuale registrata prima di lunedì, quando in un comunicato diffuso dal suo staff il miliardario di New York ha detto al mondo che in risposta alla minaccia terroristica l’America dovrebbe chiudere la sue porte a tutti i musulmani. La gran parte dei votanti repubblicani ha tra l’altro affermato di non essere infastidito dalle posizioni di Trump, sebbene in molti abbiano notato che potrebbero mettere a repentaglio la possibilità che Trump diventi presidente. Stando allo stesso sondaggio il 29% dei repubblicani considera le parole di Trump offensive contro il 64% che le condivide. Mentre poi il 72% degli elettori democratici le trova offensive, la percentuale scende al 47% quando il campione è misto. E tuttavia, secondo un altro sondaggio di qualche ora fa, la maggior parte degli americani è contraria alla proposta di Trump di vietare l’ingresso ai musulmani, mentre 4 su 10 tra gli elettori repubblicani alle primarie sostengono l’iniziativa. È quanto emerge da un sondaggio del Wall Street Journal/Nbc in base al quale il 57% è contro la proposta del candidato alla nomination repubblicana contro il 25%; tra gli elettori alle primarie, il 38% è a sostegno mentre il 39% si oppone all’iniziativa.

Altre dichiarazioni-choc del candidato: pena di morte per i killer di agenti

Il candidato alle primarie repubblicane venerdì aveva fatto un’altra proposta clamorosa, promettendo la pena di morte per chiunque uccida un poliziotto. Il tema in realtà è caro a quell’elettorato conservatore che punta il dito contro il presidente Barack Obama accusandolo di favorire il risentimento contro la polizia (si pensi ai casi di Ferguson e Baltimora e oltre, che hanno suscitato la dura condanna di Obama) e Trump non manca di intercettarlo, lanciando anche così dal palco di un comizio in New Hampshire la sua promessa di “rifare l’America grande”. E confermandosi irremovibile: il tono del suo messaggio rimane di volta in volta intatto nonostante le polemiche, lo sdegno (anche internazionale), perfino i “rimproveri” del partito che comincia a sentire il peso dell’ingombrante candidato. Però Trump dovrà fronteggiare una nuova sfida, quella degli hacker di Anonymous che, a quanto risulta ad alcuni media americani, gli hanno già inviato un “avvertimento” manomettendo il sito web della Trump Tower di New York. In un video postato online, un membro di Anonymous con la maschera di Guy Fawkes lancia il monito all’aspirante presidente degli Stati Uniti: «Donald Trump, abbiamo notato che vuoi bandire tutti i musulmani dall’ingresso negli Stati Uniti. Questa proposta avrà un impatto enorme. Donald Trump, pensa due volte prima di parlare, sei stato avvertito».

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