Cenone: 8 italiani su 10 scelgono un menu “tricolore”. Addio piatti esotici
La tradizione vince sulla tavola natalizia, mentre i piatti esotici lasciano la scena ai menu tipici. Secondo la Cia (Confederazione italiana agricoltori), infatti, per le feste gli italiani si riappropriano dei menu tradizionali prevedendo di spendere oltre 3 miliardi per cibo e bevande. Solo per il cenone della vigilia – spiega la Cia – si spenderanno quasi 950 milioni di euro: protagonista il pesce, che proprio in questi giorni tocca il picco di consumo dell’anno. Lo spumante batte ancora lo champagne, scelto praticamente solo da un italiano su dieci. Bene la vendita diretta in campagna e nei mercatini degli agricoltori (+10%), soprattutto nelle zone rurali e periurbane. Messe da parte le mode esotiche e ridotti viaggi e vacanze, anche a causa dell’allarme terrorismo, oltre 8 italiani su 10(circa 49 milioni) hanno deciso di trascorrere le feste tra le mura domestiche con parenti e amici e di cancellare i menù esterofili, prediligendo portate “tricolori” nel 79% dei casi. La recessione è un po’ più lontana, con i consumi delle feste che tornano al segno più (+5%) dopo 7 anni di cali costanti, ma le tredicesime sono impegnate sulle scadenze fiscali e il potere d’acquisto è ancora lontano dai livelli pre crisi. Ma tutti i consumatori staranno molto attenti agli sprechi: salmone, ostriche, frutta esotica verranno consumate con il contagocce. Mentre sarà un trionfo di prodotti e tipicità locali: ragù, bollito, tortellini in brodo, torte rustiche e dolci artigianali.