Mafia, il magistrato Saguto sarà difesa da Giulia Bongiorno

27 Ott 2015 11:40 - di Redazione

Sospendere dalle funzioni e dallo stipendio Silvana Saguto, l’ex presidente delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, indagata a Caltanisetta. Lo hanno chiesto il ministro della Giustizia Orlando, e il pg della Cassazione Ciccolo alla sezione disciplinare del Csm, che deciderà venerdì. Si tratta di una misura cautelare, cioè da decidere in via d’urgenza, che il ministro della Giustizia ed il pg della Cassazione hanno sollecitato nell’ambito dell’azione disciplinare che hanno promosso entrambi nei confronti del magistrato di Palermo. Quasi certamente a seguito di questa iniziativa disciplinare, la prima commissione del Csm sospenderà nei confronti di Saguto la procedura di trasferimento di ufficio per incompatibilità ambientale, che è stata avviata per alcune vicende emerse nell’ambito dell’indagine di Caltanissetta. Sarà Giulia Bongiorno, avvocato penalista ed ex parlamentare di Futuro e libertà, a difendere l’ex presidente della Sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo. La nomina di Bongiorno nel procedimento in cui il Csm dovrà decidere se sospendere Saguto dalle funzioni e dallo stipendio è stata già notificata a Palazzo dei Marescialli.

Saguto e quelle frasi sui figli di Borsellino

«Sono brandelli di conversazioni, estrapolate da contesti più ampi. Non corrispondono al mio pensiero e al mio giudizio sulla famiglia Borsellino. Perché dovrei chiedere scusa? Non ricordo di aver detto quelle cose. E poi quel giorno avevo passato una mattinata al sole, ero stanchissima». Così l’ex presidente della sezione misure di prevenzione Silvana Saguto, indagata per corruzione nell’ambito dell’inchiesta su illeciti nelle assegnazioni degli incarichi agli amministratori giudiziari dei beni sotto sequestro, in un’intervista a Repubblica. Lo stesso quotidiano aveva pubblicato alcune intercettazioni nelle quali la Saguto avrebbe detto: «Manfredi Borsellino è uno squilibrato, lo è sempre stato, lo era pure quando era piccolo», «Lucia Borsellino è cretina precisa». Il magistrato parla il 19 luglio scorso, giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo in cui furono uccisi il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque agenti della polizia di Stato, dopo la manifestazione le vele della legalità di cui è stata madrina. Al telefono con un’amica, riferendosi alle parole dette da Manfredi Borsellino, figlio di Paolo, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dice: «Poi Manfredi Borsellino che si commuove, ma perché mi…a ti commuovi a 43 anni per un padre che è morto 23 anni fa? Che figura fai?. Ma che… dov’è uno.. le palle ci vogliono. Parlava di sua sorella e si commuoveva, ma vaff….o».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *