In “rosso” il Fondo pensioni del clero. La Fornero non l’aveva toccato…

17 Lug 2015 18:48 - di Mauro Achille

Profondo rosso per i fondi pensioni dei sacerdoti. Nonostante non siano stati toccato dalla riforma Fornero, il ”fondo clero” che eroga la pensione a 13.788 ex sacerdoti, ha una gestione ”costantemente in passivo”, nel 2012-15 con un rosso tra 56 e 115 milioni e un disavanzo patrimoniale di oltre 2,2 mld nel 2015. Sono i dati riportati da ‘‘Porte Aperte” Inps dai quali emerge che il 72% dei pensionati gode anche di un’altra pensione.

Gestione “discutibile” del fondo pensioni

La nuova puntata di ”Porte Aperte” esamina il fondo di Fondo Clero e ne verifica anche l’impatto con un eventuale adeguamento al sistema contributivo, che – stima l’Inps – sul 60% pensioni con decorrenza successiva al 1999 comporterebbe una decurtazione superiore al 50%. Inoltre ”Non esistono soggetti che avrebbero un vantaggio con il ricalcolo contributivo”. L’Inps analizza le ragioni del costante ”rosso” dei conti di questo fondo. ”Nonostante il rapporto iscritti/pensionati sia sempre ben superiore all’unità (1,45 nel 2015), la gestione è costantemente in passivo, riportando risultati economici annuali negativi compresi tra 56 e 115 milioni di euro nel periodo 2002-2015 ed un disavanzo patrimoniale di oltre 2,2 miliardi di euro nel 2015. La ragione di questo andamento risiede fondamentalmente nello squilibrio tra contributi versati e prestazioni erogate (nel 2015 il rapporto contributi/prestazioni è di 1 a 3)”.

Rapporto dell’Inps sul fondo pensioni del clero

Il rapporto segnala alcune particolarità e in particolare che “non è stato interessato dalla riforma pensionistica Monti-Fornero” e che ”i contributi non sono commisurati ad un’aliquota percentuale della retribuzione o del reddito, ma sono dovuti in misura fissa”. Così il sistema di calcolo ”non è né retributivo, né contributivo e/o misto bensì a prestazioni definite in somma fissa”. Il fondo – spiega l’Inps – prevede una misura minima per tutte le pensioni che eroga, corrispondente al trattamento minimo dell’assicurazione generale obbligatoria, che è di 502,39 nel 2015. Inoltre circa il 72% dei quasi 14mila pensionati del fondo risulta titolare di altre pensioni da gestioni diverse, il cui valore medio è di 1000 euro lordi mensili.

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