Sondaggio shock sul sito Al Jazeera: 80% di internauti a favore del Califfato

25 Mag 2015 16:52 - di Redazione

Se ce lo fanno sapere pure da Al Jazeera allora il problema c’è. Eccome se c’é. Tant’è che forse è meglio cominciare a preoccuparsi davvero. E finirla con la sottovalutazione. Il minimizzare l’Isis e la minaccia che le bandiere nere dello Stato islamico continuano a portare. È ora che anche gli americani prendano atto della questione. Che smettano di volgere la testa dall’altra parte. Del resto, i dati forniti dall’emittente araba sono li a testimoniarlo: più dell’80% di internauti che hanno navigato nel sito Internet di al Jazeera, la tv panaraba edita dal Qatar, si dicono “sostenitori delle vittorie dello Stato islamico” (Isis) in Iraq e Siria. Si, avete capito bene: sono sostenitori del Califfato.

Sito Al Jazeera

Nella sezione dei sondaggi del sito di al Jazeera, in effetti,  da sabato scorso è posta una domanda specifica. E fino ad ora ben l’81,2 per cento di risposte sono pervenute appunto da “sostenitori delle vittorie dell’Isis“, mentre soltanto il 18,8 per cento ha affermato di non sostenere né condividere l’offensiva jihadista. E siccome il numero dei votanti totale è stato finora di oltre 37mila unità, se ne evince che, dei medesimi, oltre 30mila hanno affermato di sostenere l’avanzata dell’Isis. Insomma, migliaia di fruitori arabi di internet sono apertamente schierati a favore di al-Baagdadi e dei suoi miliziani. Un significato preciso e un monito evidente per l’intero Occidente: da quelle parti sono sempre di più coloro che si riconoscono nell’Isis. Ed è perciò evidente come il sostegno al Califfato lungi dall’appannarsi sia in crescita esponenziale anche negli strati della popolazione araba culturalmente più avveduta, quella che grazie ad internet ha maggiori possibilità di conoscere e condividere. Forse è proprio per questo che il sondaggio proposto da Al Jazeera può essere l’utile se non ultimo campanello d’allarme. Anzitutto per quanti, dalle nostre parti, fingono ancora di non vedere e si rifiutano ancora di capire.

 

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