Maroni sorpassa Grillo e annuncia: «Introduco il reddito di cittadinanza»

12 Mag 2015 11:41 - di Ginevra Sorrentino

Roberto Maroni supera a destra i competitor pentastellati e quelli dem e, a sorpresa, annuncia: «Voglio introdurre in Lombardia la prima sperimentazione del reddito di cittadinanza, riservato ai cittadini residenti in Lombardia, in modo coerente con le finalità del Fondo sociale europeo». Non solo: senza se e senza ma, il governatore leghista entra nel dettaglio della proposta parlando nello specifico di risorse per 220 milioni di euro dal Fse, da utilizzare probabilmente già da quest’anno.

Maroni sperimenta il reddito di cittadinanza

Una misura di contrasto alla povertà, quella del reddito di cittadinanza, che Beppe Grillo ha avocato a sé in tanti manifesti politici, post in Rete e annunci propagandistici. A cui il Pd di governo gira attorno da un po’, a più riprese, ma che arriva al traguardo della sua reale applicazione al fotofinish grazie al presidente della Regione Lombardia che ne anticipa in queste ore la sperimentazione concreta, a margine della presentazione della dotazione dei fondi europei per la Lombardia per il periodo 2014-2020. È in questo contesto economico, dunque, che il governatore Maroni ha annunciato di voler dedicare alla sperimentazione del reddito di cittadinanza i 220 milioni di euro del Fse destinati alla lotta alle povertà. E a tal fine, il numero uno del Pirellone ha spiegato di aver incaricato gli assessori al Bilancio e al Welfare «di definire un progetto nei prossimi giorni» per iniziare prima della fine del 2015. Così, tra consensi e interrogativi, a chi fa notare a Maroni che il reddito di cittadinanza è un tema del M5S, il governatore replica: «Per il M5S è una bandiera, per noi sarà una cosa concreta. Loro chiacchierano, hanno anche qualche buona idea, però saremo noi quelli a passare dalle parole ai fatti: e la Lombardia, prima in Italia, sperimenterà il reddito di cittadinanza». Un tema che, al di là delle considerazioni socio-economiche e delle strumentalizzazioni propagandistiche, garantisce a prescindere una crescita del consenso elettorale…

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