Francia, algerino in manette: progettava di “colpire” due chiese
Due chiese nel mirino, un arsenale di armi da guerra pronte a essere utilizzate, un progetto imminente, che prevedeva probabilmente anche la partecipazione di complici: il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha annunciato l’arresto avvenuto per caso di un giovane fondamentalista islamico, un algerino già noto ai servizi, con ambizioni di partire per la Siria.
Francia, il fondamentalista avrebbe ucciso un’insegnante di fitness
Il giovane, secondo quanto ricostruito, sarebbe anche l’autore dell’assassinio di un’insegnante di fitness ritrovata morta nella sua auto a Villejuif, in banlieue. E proprio da questa vicenda, ancora da chiarire, sarebbe scaturito – per caso – l’arresto del sospetto. Poco prima delle 9 del mattino di domenica, una telefonata al pronto soccorso ha fatto accorrere un’ambulanza nel 13mo arrondissement, dove è stato trovato un uomo per terra con una ferita da arma da fuoco. Il suo nome è Sid Ahmed Ghlam. L’uomo, che ha subito sostenuto di essere stato aggredito, aveva perso molto sangue. I soccorritori hanno chiamato la polizia che attraverso le tracce di sangue è arrivata a un veicolo parcheggiato poco lontano. All’interno, un arsenale da guerra: kalashnikov, pistole, giubbetto antiproiettile, munizioni e un lampeggiante da auto di polizia. All’ospedale, il ferito è stato identificato come uno studente di informatica, algerino, arrivato in Francia nel 2009.
Il ministro: il giovane stava progettando un attentato
Il giovane ha ammesso di essere proprietario dell’auto. Nel suo appartamento, i poliziotti hanno scoperto documenti che, secondo Cazeneuve, «dimostrano senza alcun dubbio che stava progettando di commettere un attentato, probabilmente contro una o due chiese». La quantità di armi ha fatto subito pensare all’esistenza di complici. Cazeneuve ha aggiunto che i servizi tenevano d’occhio il ragazzo dall’anno scorso, quando aveva manifestato il desiderio di unirsi alla jihad in Siria. La sua connessione Internet era sotto controllo, come il suo telefono. Quest’anno sarebbe sparito una settimana per andare in Turchia e al suo ritorno sarebbe stato posto in stato di fermo, poi rilasciato. Le indagini condotte su di lui domenica, la sua ferita alla gamba, hanno spinto gli inquirenti a sospettarlo dell’omicidio di Aurelie Chatelain, 32 anni, istruttrice di fitness arrivata per uno stage di pilates a Parigi nel week-end. Era stata trovata uccisa da tre proiettili, adagiata sul sedile accanto a quello di guida nella sua auto. La polizia sospetta Sid Ahmed Ghlam di aver tentato di rubare la sua auto. Nell’azione, per motivi oscuri, l’algerino si sarebbe sparato per errore alla gamba.