Ladri albanesi: «Rubiamo in Italia perché solo qui restiamo impuniti»

19 Dic 2014 14:15 - di Redazione

“Qui in Italia facciamo quello che vogliamo, tanto restiamo sempre impuniti”. Il nostro Paese è lo zimbello di una banda di ladri albanesi, arrestati dai carabinieri di Padova, Albano e Montegrotto, dopo numerosi colpi tra Veneto (Padova e i colli Euganei la zona più rapinate) e il Trentino-Alto Adige. I militari hanno intercettato anche le conversazioni telefoniche tra i banditi, che si fanno beffe della giustizia italiana. Come riporta Il Mattino di Padova, i tre criminali autori di diversi saccheggi in abitazioni – “facevano visita anche a 10-15 case per notte” – se l’erano cavata con una semplice denuncia a piede libero dopo aver rubato mezzo chilo d’oro: “Solo in Italia capita di cavarsela così” sghignazzavano al telefono. L’altro giorno è scattato il blitz “in una pensione di Lusso a Cermes (in provincia di Bolzano)” – scrive Il Giornale – dove i giovani ladri si erano nascosti con la refurtiva: si tratta di Lica Edison (nato nel 1993), Miftar Halil (’90 e Lleshi Blerin (’89). Uno di loro, mentre erano in corso le procedute di identificazioni, ha tentato la fuga, venendo prontamente bloccato dalle forze dell’ordine. Secondo il quotidiano locale, “l’attività di indagine ha permesso agli investigatori di ricondurre tale merce a un totale di 8 furti in appartamento commessi nei giorni precedenti dalla batteria, nel territorio di Este e in quello Bolzanino. Anelli, bracciali, orologi di pregio, ma anche semplici fedi nuziali, con incise date di matrimonio e nomi degli sposi derubati (per un valore stimato di oltre 50.000 €), sono in fase di restituzione agli aventi diritto”.

 

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