Salerno, il sindaco-sceriffo De Luca finisce alla sbarra per “Crescent”

7 Nov 2014 20:57 - di Redazione

Nuova tegola giudiziaria per Vincenzo De Luca, da vent’anni sindaco Pd di Salerno: è stato rinviato a giudizio per il reato di falso ideologico, abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Al centro della vicenda giudiziaria le presunte irregolarità nella realizzazione del Crescent, il contestato complesso urbanistico che sorge sul lungomare di Salerno progettato dall’archistar catalano Riccardo Bofill. Il rinvio a giudizio è arrivato dopo la richiesta del pm di tre anni di carcere nel processo per il termovalorizzatore e quella di decadenza da sindaco del pg in Corte d’Appello per il doppio incarico di primo cittadino e viceministro nel governo Letta.

La reazione del sindaco

De Luca, tra i renziani più in vista del Pd, ha appreso la notizia mentre partecipava all’inaugurazione delle Luci d’Artista (consueto evento annuale che inaugura le festività natalizie): «Nutro come sempre massimo rispetto nei confronti della magistratura. Sono sereno, in attesa del giudizio. Sono consapevole di aver agito nel solo interesse della città».

Gli altri 21 imputati

Assieme a De Luca, compariranno il prossimo 23 dicembre, dinanzi ai giudici della seconda sezione del tribunale di Salerno, anche gli altri ventuno imputati: i componenti della giunta che nel 2008 approvò cinque delibere relative al Crescent (tra loro anche Eva Avossa, attuale vicesindaco di De Luca), dirigenti comunali, costruttori e l’ex sovrintendente Giuesppe Zampino. Per l’imprenditore Aldo Rainone, imputato per tentativo di turbativa d’asta, è previsto il rito abbreviato che si terrà il 21 gennaio 2015.

Il progetto e la vicenda giudiziaria

L’inchiesta aveva preso l’avvio nel 2008 sulla base di esposti del comitato “No Crescent” e dell’associazione Italia Nostra, ora costituite parti civili, da sempre contrarie al Crescent. Secondo la procura, l’acquisizione dell’area demaniale sulla quale è stato realizzato il complesso non è d’interesse pubblico ma privato. Inoltre, l’accusa ipotizza la violazione di procedure in relazione alle normative paesaggistiche e presunte irregolarità nelle procedure di lottizzazione.

Le reazioni del centrodestra

«Luci sulla città, luci su Vincenzo De Luca. In una giornata di festa per la comunità salernitana non vogliamo scatenare polemiche. L’ennesimo rinvio a giudizio a carico del sindaco di Salerno sul Crescent impone però una riflessione più attenta sulle responsabilità politiche di De Luca». Lo dicono, in una nota congiunta, Raffaele Adinolfi, capogruppo lista civica Pdl-Arechi, Roberto Celano, capogruppo Nuovo Centrodestra, Rosario Peduto, portavoce cittadino Fratelli d’Italia e Antonio Roscia, coordinatore cittadino Forza Italia. «In questi anni ci sono stati molti errori e ancora in questi giorni prevale lo spirito elettorale e propagandistico rispetto alle scelte da fare nell’interesse dei cittadini. Restano per noi altre le priorità delle famiglie e dei giovani salernitani. Noi non tradiamo il nostro spirito garantista che vale per tutti e sempre. Noi sentiamo, però, il dovere politico di interpretare le ansie di cambiamento della città e dei modi di governarla».

 

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