Afghanistan, doppio attentato talebano nella “pacificata” Kabul

27 Nov 2014 20:04 - di

Doppio attentato nella capitale afghana Kabul, malgrado le operazioni internazionali che vi si sono succedute: almeno sei vittime e decine di feriti nel primo attentato di giovedì mattina contro un veicolo dell’ambasciata britannica a Kabul: lo riferiscono le tv nella capitale afghana. Il veicolo è stato attaccato da un terrorista suicida a bordo di un’auto. Secondo il portavoce della polizia di Kabul, Hashmat Stanekzai, lo scoppio è avvenuto verso le 10,30 locali vicino alla Pul-e-Charkhi Road. Testimoni oculari hanno riferito che l’esplosione è stata fortissima e ha causato morti e feriti, oltre a gravissimi danni. Una fonte, che non ha voluto essere identificata, ha confermato che il veicolo preso di mira dal terrorista apparteneva all’ambasciata britannica.

Sei morti sul convoglio inglese preso di mira

C’è almeno un membro dei servizi di sicurezza inglesi tra le vittime. Il ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, ha condannato «il vile attacco». Nel pomeriggio, c’è stata una nuova potente esplosione che ha scosso il distretto Wazir Mohammad Akbar Khan a Kabul: lo riferiscono i media locali. Nella zona testimoni riferiscono di aver udito anche raffiche di armi automatiche. Due terroristi che erano entrati nel compound della ong americana International Relief & Devlopment (Ird) sono stati uccisi dalle forze di sicurezza afghane prima che si facessero esplodere. Lo ha reso noto il vice ministro dell’Interno, generale Mohammad Ayub Salangi. Da quando sono stati ratificati dal governo afghano gli Accordi sulla sicurezza con Stati Uniti e Nato, a Kabul si sono intensificati gli attacchi dei talebani, divenuti quasi quotidiani. Non è finita: i talebani hanno realizzato un  attacco a una base dell’esercito afghano nella provincia meridionale di Helmand. Lo ha annunciato il portavoce dei militanti, Zabihullah Mujahid, e lo hanno confermato fonti militari afghane. La struttura attaccata, si è appreso, è la ex-base aerea americana della Nato di Shorab (già Camp Leatherneck) che si trova nel distretto di Greshk.

«Jihad fino a che le truppe straniere non se ene andranno»

Insomma, la Jihad (Guerra santa) continuerà «fino al ritiro completo dei militari americani dall’Afghanistan»: lo hanno assicurato i talebani, seguaci del Mullah Omar. In una nota pubblicata nel sito dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, i talebani sostengono che «una volta ancora gli americani hanno aggiunto un anello alla loro lunga catena di bugie e hanno agito in Afghanistan al contrario delle promesse fatte al mondo, al loro popolo e agli afghani. Il presidente Obama e i leader dei Paesi membri della Nato, si dice ancora nel sito, avevano costantemente assicurato che avrebbero ritirato le loro truppe dall’Afghanistan alla fine del 2014, mettendo fine alla loro guerra illegittima».

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