Inaugurato largo Berlinguer. Ora Roma deve onorare anche Giorgio Almirante. Capito, sindaco Marino?
Il doppiopesismo è già brutto in politica. Diventa poi intollerabile se applicato alla memoria storica, là dove vengono normalmente coinvolti i sentimenti profondi di milioni di italiani. Una caso del genere si sta clamorosamente presentando a Roma, dove è stato appena inaugurato Largo Berlinguer.La cerimonia si è svolta in occasione del trentennale della scomparsa del leader comunista. Nulla da obiettare: è giusto onorare la memoria di un esponente politico che ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia politica italiana. Nulla da obiettare anche riguardo al coro di elogi e di sdilinquimenti che per l’occasione s’è levato dalle file della sinistra, in mezzo al quale non ha mancato di farsi udire anche la voce del sindaco Marino, che ha definito Berlinguer come «esempio per tutti coloro che credono in una politica di rigore».
Senonché, un’altra, non meno rilevante ricorrenza, campeggia sull’agenda storico politica italiana: il centenario della nascita di Giorgio Almirante, che cade il prossimo 27 giugno. Che cosa ne dice il sindaco Marino? Perché tanto, imbarazzato silenzio da parte della sinistra capitolina? Sono forse d’accordo con l’Anpi e con tutta l’estrema sinistra più becera, da cui arrivano regolarmente tuoni e fulmini ogni volta che si parla di intitolare una via al leader missino? Ora la giunta Marino non può più fare finta di nulla. Una mozione è stata in tal senso presentata in Consiglio comunale da Fratelli d’Italia. È necessario – afferma il capogruppo Fabrizio Ghera – «rendere omaggio a un uomo politico che non ha mai smesso di chiedere la pacificazione nazionale e al quale sono state intitolate targhe e monumenti in molte città italiane». «Oggi – sottolinea sempre Ghera – è stata celebrata dal sindaco di Roma e dalla sua giunta la memoria storica di Enrico Berlinguer attraverso l’intitolazione di uno spazio nel centro di Roma a lui dedicato. Un omaggio che come Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale condividiamo e rispettiamo, anche per questo riteniamo importante che l’Amministrazione capitolina proceda di pari passo per ricordare Giorgio Almirante, figura storica della destra italiana». Al leader del Msi devono essere riconosciute «la coerenza dimostrata, la dedizione profusa nel ruolo di parlamentare» e l’«abnegazione con la quale affrontò il suo compito di traghettare un movimento di uomini verso l’esperienza democratica». Intitolare una via ad Almirante sarebbe un grande segno di pacificazione nazionale. La memoria storica degli italiani non può più conoscere lacune dettate dalla faziosità. È venuto il tempo di rimuovere gli steccati dell’odio. Qualcuno, tra i suoi solerti consiglieri, lo spieghi bene al sindaco Marino.