Immigrazione, Renzi naufraga nel “Mare Nostrum”. Il centrodestra: «Il rinvio è un suicidio»

28 Apr 2014 19:15 - di Antonella Ambrosioni

Ci si attendeva una revoca o almeno un’iniziativa più incisiva da parte di Renzi sulla missione Mare Nostrum – un flop sotto gli occhi di tutti – ma il tavolo di coordinamento da lui presieduto a Palazzo Chigi  si è concluso con un nulla di fatto, con un rinvio, tra le solite ambiguità utili solo a non decidere: l’Italia se ne occuperà con determinazione «in vista del nostro semestre di presidenza e del prossimo consiglio d’Europa», ha detto il presidente del Consiglio, richiedendo «più impegno da parte delle Nazioni Unite e dell’Unione europea». Deluso tutto il centrodestra: «Il governo Renzi prenda atto del totale fallimento dell’operazione Mare nostrum e non perda altro tempo: pretenda che l’Europa si faccia carico subito dei costi di questo intervento, per il quale la nostra Nazione spenda circa 9 milioni di euro al mese», stigmatizza la presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni. «Soldi che si aggiungono alle decine di milioni stanziati dalla legge di stabilità per l’accoglienza e l’assistenza degli immigrati. Per rendersi conto che ci troviamo di fronte a un totale fiasco, è sufficiente leggere i numeri: in attesa dell’estate, che si preannuncia “calda”, nei primi tre mesi del 2014 l’Italia ha ricevuto 15 volte richieste di asilo rispetto allo stesso periodo del 2013; i 43 mila arrivi del 2013 rappresentano il 70% degli immigrati giunti in Europa via mare e sono il 224% in più di quelli sbarcati nel 2012. Mare nostrum – spiega la Meloni – doveva essere un’azione di vigilanza delle coste italiane e di conseguenza di quelle europee. Si è trasformata, invece, in un servizio traghetto tra il Nord Africa e l’Italia compiuto dalle nostre navi militari. Di fronte a questa emergenza l’Italia interrompa subito questa operazione fin quando non avrà il supporto dell’Unione europea per fronteggiarla».

Anche per il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, «l’operazione Mare Nostrum andava sospesa. Il governo ha invece rimandato decisioni e addirittura aspetterà il semestre italiano di presidenza dell’Ue per chiedere un impegno da parte dell’Europa e delle Nazioni unite sulla questione clandestini. Ma stiamo scherzando?». Sul rischio concreto di centinaia di migliaia di sbarchi in Italia nelle prossime settimane, «non possiamo solo operare ”in vista del semestre europeo”», dichiara in una nota Raffaele Fitto, capolista alle elezioni europee per la circoscrizione Sud. «Forza Italia dice sì alla solidarietà, ma dice anche un chiaro e forte no all’immigrazione clandestina e all’idea che le coste italiane possano essere prese d’assalto». «A naufragare con la missione Mare Nostrum è la politica del governo Renzi sull’immigrazione»,  va giù duro la senatrice di FI Anna Maria Bernini. «Palazzo Chigi fa il conto degli scafisti arrestati e parla di criticità, ma è un’ipocrisia che copre un fallimento. Lo stesso richiamo alle responsabilità di Ue e ONu somiglia a un grido nel vuoto, mentre la nostra politica estera non ha più l’autorevolezza per trattare accordi bilaterali e pattugliamento delle coste nordafricane che sono l’unico modo concreto per prevenire nuove partenze e prevedibili tragedie».

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