F35, Renzi vuole fare una cosa di “sinistra” per farsi perdonare il jobs act
Tagliare gli F35? Forse il ministro scherzava. All’indomani della polemiche, Roberta Pinotti getta acqua sul fuoco. «Ho ripetuto quanto detto in audizione pochi giorni fa al Senato: sui sistemi d’arma dobbiamo ripensare, rivedere, ridurre. Non ho parlato nello specifico di un programma. Nella domanda c’erano gli F35, nella mia risposta c’era un ragionamento complessivo sui sistemi d’arma». È una inveterata abitudine della politica italiana lanciare il sasso (per vedere l’effetto che fa) e poi nascondere la mano (per sgattaiolare fuori dalle polemiche). Capito? Il ministro Pinotti disquisiva di «sistemi d’arma» e la solita stampa malevola ha forzato il suo alto ragionamento. A pensar male si fa peccato, diceva Andreotti, ma ci si azzecca quasi sempre. La verità è che sotto il manto della spending review si possono compiere astute operazioni politiche. Il tentativo di Renzi sugli F35 appare abbastanza chiaro: prendere, per così dire, due piccioni con una fava, vale a dire incrementare il “tesoretto” e fare una cosa di “sinistra”. E ciò al fine di compensare i malumori della base del Pd sul jobs act e sui contratti a termine. Si dà però il caso che il programma sugli F35 non è uno scherzo. È un programma di lungo periodo necessario a modernizzare la nostra ormai obsoleta flotta aerea militare. Il Ministro Pinotti si è chiesta , nella contestata intervista a Sky, «vogliamo un’aeronautica»? Oggi precisa che si è trattato di una domanda retorica. Ma forse dietro quell’affermazione c’era una filosofia precisa: rivedere l’idea della proiezione internazionale dell’Italia e quindi l’idea del nostro impegno nelle missioni di pace. Se è questo a cui punta Renzi , allora è bene che lo dichiari apertamente, senza inutili balletti. A quale Italia pensa Renzi? Pensa forse a un’Italia ripiegata su se stessa e che rinunci alla credibilità conquistata in trent’anni di impegno nelle “aree calde” della Terra? La tanto vituperata Seconda Repubblica ha avuto se non altro il merito di restituire orgoglio agli italiani nel mondo. Ma , evidentemente, il giovane premier vuole rottamare anche questo patrimonio morale.