Il Papa ai vescovi: non escludete separati e divorziati dalla vita della Chiesa

7 Feb 2014 13:19 - di Redazione

I pastori della Chiesa “sono chiamati a interrogarsi su come assistere” i divorziati o separati, “affinché non si sentano esclusi dalla misericordia di Dio, dall’amore fraterno di altri cristiani e dalla sollecitudine della Chiesa per la loro salvezza”. Lo ha detto papa Francesco ai vescovi polacchi in visita Ad Limina. In alcuni passi del discorso, dedicati al tema della famiglia, “cellula fondamentale della società”, papa Francesco ha toccato temi che saranno al centro del prossimo Sinodo dei Vescovi sulla pastorale familiare. Il Papa, citando la sua Evangelii gaudium, ha ricordato dapprima che la famiglia è il “luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli”. “Oggi invece il matrimonio è spesso considerato una forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno”, ha proseguito. “Purtroppo – secondo papa Francesco – questa visione influisce anche sulla mentalità dei cristiani, causando una facilità nel ricorrere al divorzio o alla separazione di fatto”. “I Pastori – ha raccomandato – sono chiamati a interrogarsi su come assistere coloro che vivono in questa situazione, affinché non si sentano esclusi dalla misericordia di Dio, dall’amore fraterno di altri cristiani e dalla sollecitudine della Chiesa per la loro salvezza; su come aiutarli a non abbandonare la fede e a far crescere i loro figli nella pienezza dell’esperienza cristiana”. D’altra parte, ha detto ancora il Pontefice, “bisogna chiedersi come migliorare la preparazione dei giovani al matrimonio, in modo che possano scoprire sempre di più la bellezza di questa unione che, ben fondata sull’amore e sulla responsabilità, è in grado di superare le prove, le difficoltà, gli egoismi con il perdono reciproco, riparando ciò che rischia di rovinarsi e non cadendo nella trappola della mentalità dello scarto”. Bisogna chiedersi “come aiutare le famiglie a vivere e apprezzare sia i momenti di gioia sia quelli di dolore e di debolezza”. L’ulteriore raccomandazione di Bergoglio è che “le comunità ecclesiali siano luoghi di ascolto, di dialogo, di conforto e di sostegno per gli sposi, nel loro cammino coniugale e nella loro missione educativa”. “Essi trovino sempre nei Pastori – ha aggiunto – il sostegno di autentici padri e guide spirituali, che le proteggono dalle minacce delle ideologie negative e le aiutano a diventare forti in Dio e nel suo amore”.

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