Nel Pdl aumentano le voci critiche sulla legge di Stabilità. Da Gasparri appello all’unità del partito

2 Nov 2013 16:40 - di Redazione

Nel giorno in cui arrivano nuove critiche alla legge di Stabilità da parte della Corte dei Conti, l’ala non filo-governativa del Pdl ne approfitta per lanciarsi all’attacco dell’esecutivo guidato da Letta e dei ministri del Pdl che ne fanno parte. È il caso di Giacarlo Galan, che urla “basta tasse, tasse, tasse” e della consorte di Sandro Bondi, Manuela Repetti, che si dice non sorpresa dai dati della Cgia di Mestre sull’inasprimento fiscale relativo che si aggraverà con la manovra in discussione in Parlamento. «L’avevo previsto fin dal suo varo in Consiglio dei minitri». Poi c’è Luca D’Alessandro che litiga su twitter con Carlo Giovanardi, a proposito della dote di voti che l’ex ministro sostiene di aver portato nel Pdl – «La cazz… del giorno…», la battezza il “lealista” – e Gianfranco Rotondi che invita Letta a “fare i conti con Berlusconi: «Non è automatico che Forza Italia passi all’opposizione. Letta deve fare i conti col fatto nuovo di Silvio Berlusconi alla guida del secondo partito italiano», dice in una nota Rotondi.

Un appello all’unità, l’ennesimo, arriva invece da Maurizio Gasparri, che si rivolge direttamente ad Angelino Alfano: «Confermi il grande progetto unitario del centrodestra ancora più dopo il fallimento di centri e centrini, Monti e montini. Sono convinto che Alfano vorrà condividere questa linea per tutelare qualità e militanza autentiche senza subire condizionamenti da parte di chi ha preso la guida della sua area. Gli estremisti non ci sono solo da un lato. Lo sono pure quelli che vogliono stare con il governo anche se aumentasse la pressione fiscale e facesse cose inaudite sulla casa». Quanto alla legge di stabilità, il vicepresidente del Senato parla di “confuse, esose, penose norme sulla casa scritte da Saccomanni, che sarebbe meglio avviare verso la lauta pensione che purtroppo incasserà”. «Non è solo possibile, ma doveroso – aggiunge l’esponente del Pdl – creare intorno a Silvio Berlusconi un armonioso e unitario partito. Il che non vuol dire rinunciare al confronto, privilegiando merito, qualità e militanza a eserciti e finti politici. A questo proposito vedo spuntare fiori che già si seccano. E’ incredibile che certi burocrati approdino in casa nostra. Si riunisca quindi al più presto il Consiglio Nazionale, confermi – conclude Gasparri – il sostegno a Berlusconi, si batta contro le persecuzione e le illegalità che anche al Senato non consentiremo prevalgano».

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