Scontro sui compensi Rai. Brunetta a Fazio: “Prendi 5 milioni…”. Lui: “Non posso dirlo…”

14 Ott 2013 14:38 - di Redazione

Scintille tra Renato Brunetta e Fabio Fazio sugli stipendi dei conduttori Rai durante l’intervista del capogruppo Pdl nel corso della trasmissione “Che tempo che fa”. Rispondendo a una domanda su Alitalia Brunetta ha fatto una battuta sui compensi di Fazio: “Si leggono tante cose anche sui 5 milioni del suo contratto, meritati eh…”. 

Fazio ha replicato: “Non posso dire se ho un contratto di 5 milioni, perché il contratto me lo impedisce. Io però faccio guadagnare la mia azienda. Sono contentissimo di restituire il 50% in tasse e non ho nessuna denuncia per frode fiscale”. Brunetta nelle scorse settimane aveva presentato diverse interrogazioni per chiedere di rendere pubblici i compensi, tra l’altro, del conduttore della trasmissione di Rai Tre, oltre che di Luciana Littizzetto e di Roberto Benigni. Le parole con cui Fazio ha risposto a Brunetta sono state sottolineate da un applauso del pubblico e il capogruppo ha immediatamente notato: “Mi aveva detto che il pubblico non sarebbe stato di parte”. “Il pubblico sperava che non arrivassimo a questo punto – ha risposto Fazio – Io parlavo di Alitalia con un economista”. Brunetta ha ricordato che il discorso è passato da Alitalia alla Rai, che sono due asset del Paese che non vanno depauperati ma difesi. “Mi preme dire al pubblico che questo programma è interamente pagato dalla pubblicità” ha sottolineato Fazio. “Non è proprio così'”, ha replicato Brunetta, che ha affermato che “la trasparenza, che ho chiesto a Gubitosi, serve proprio a questo”. “Spero che i miei compensi vengano pubblicati. Io sono in Rai da trent’anni” ha detto Fazio. “E io sono italiano da 63” ha ribattuto Brunetta, e dopo una domanda di economia l’intervista è terminata con una stretta di mano e un freddo “Buonasera”.

Secondo Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato del Pdl, lo scontro impone ora “un’urgente convocazione della Commissione di vigilanza per discutere pubblicamente del tema della trasparenza dei compensi nel servizio pubblico”. ”È incredibile leggere sui giornali – dichiara ancora Gasparri – annunci di trattative milionarie e assistere alla temerarietà di noti personaggi pubblici che si rifiutano di parlare dei loro compensi adducendo inesistenti vincoli alla trasparenza. Le norme, anzi, impongono il contrario. È assurdo quanto si è verificato nelle ultime ore, con tanto di supporto di un pubblico probabilmente appositamente selezionato, che applaude ai tentativi di sottrarsi al confronto sull’uso di risorse che sono comunque dei cittadini”.

 

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