Los Roques, trovati i corpi dei cinque dispersi. C’è anche Vittorio Missoni: era ancora con la cintura allacciata
C’è anche il corpo di Vittorio Missoni tra i cinque recuperati nel relitto dell’aereo precipitato nelle acque di Los Roques, il 4 gennaio scorso. I corpi estratti dal velivolo Islander yv2615u erano con la cintura ancora allacciata. Sul velivolo precipitato nelle acque venezuelane, con il figlio di Ottavio Missoni viaggiavano anche la compagna Maurizia Castiglioni, Guido Foresti ed Elda Scalvenzi. Oltre ai quattro passeggeri, a bordo del velivolo sono stati trovati i resti del copilota, Juan Carlos Ferrer Milano. Non sarebbero stati trovati, invece, i resti del pilota, German Marchant. I resti delle vittime della sciagura sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, per l’autopsia. Intanto le autorità venezuelane mantengono il più stretto riserbo sul ritrovamento. Le operazioni di recupero del relitto dovranno anche stabilire le cause dell’incidente, se si sia trattato di un errore umano o di un’avaria tecnica, spiega Giorgio Serloni, proprietario della posada Acquamarina a Gran Roque.
L’aereo è stato individuato nel giugno scorso grazie alle tecnologie della nave oceanografica americana Deep Sea. Il relitto si trova nelle acque a Nord dell’Arcipelago di Los Roques. Il veivolo sul quale viaggiavano Missioni e i suoi amici era scomparso il 4 gennaio scorso. Rra decollato dallo scalo di Los Roques e doveva atterrare all’aeroporto internazionale Simon Bolivar di Maiquetia, a 20 chilometri da Caracas. I quattro facevano parte di un gruppo che con altri due amici, giunti a Caracas con un altro volo, aveva trascorso il Natale e il Capodanno nell’arcipelago. Sempre nella stessa zona, curiosamente sempre il 4 gennaio, ma del 2008, un bimotore turboelica Let L 410 della Transaven era scomparso con a bordo 18 persone. Tra i passeggeri anche una giovane coppia di sposi. In quell’occasione venne ritrovato soltanto il corpo del copilota 37enne, Osmel Alfredo Avila Otamendi.