L’America col fiato sospeso: a New York non si ammazza più nessuno da otto giorni…

15 Ott 2013 20:21 - di Antonio Pannullo

L’intero continente nordamericano è a rumore: sono ben otto giorni che a New York non si verificano omicidi. Neanche uno. È il periodo più lungo di sempre, un record. Per trovare una simile atmosfera di bontà bisogna risalire al record precedente, stabilito nel 2012, dal 30 ottobre al 5 novembre, dopo l’uragano Sandy, ossia quando tutti erano ben disposti verso il prossimo. Ovviamente la polizia ne approfitta per prendersi il merito: «Questo è emblematico di come la città sia diventata un luogo sicuro, e del grande lavoro che stanno facendo gli agenti», ha detto il capo della polizia, Raymond Kelly. In realtà è già da qualche anno che la Grande Mela sta diventando più buona, precisamente dai tempi del sindaco Rudolph Giuliani, che contro la criminalità attuò un – allora criticatissimo – pugno di ferro. I risultati alla lunga si stanno vedendo, anche se è impossibile pensare che New York diventi una megalopoli tranquilla, con i suoi oltre otto milioni di abitanti, cento e più etnie diverse, porto, aeroporto, interessi commerciali immensi. La criminalità di New York, se paragonata a quella di altre città, statunitensi e non, è piuttosto misurata, tanto è vero che è Chicago il centro con il maggior numero di omicidi all’anno, più di New York in termini assoluti ma con un numero di abitanti di tre volte inferiore. Ma la città statunitense più pericolosa in assoluto è Detroit, non molto lontana da Chicago e patria dell’automobile: in proporzione, vi si consumano più crimini che in ogni altra parte degli States. Ma la morale qual è? È che è molto triste che ci si debba rallegrare se nella principale metropoli della nazione più potente del mondo non si commettono omicidi per otto giorni di seguito. Al Capone, boss di Chicago, ha la soddisfazione postuma che la “sua” città nel 2012 ha conquistato il podio più alto per numero di morti ammazzati…

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