I commenti al Cav: adesso rafforziamo il centrodestra. Al Pd non resta che una… malinconica ironia

18 Set 2013 20:09 - di Gabriele Alberti

All’inizio fu l’ironia in casa Pd. “Il Video del Tramonto”: questo il commento del sito web del partito al videomessaggio di Berlusconi, con il Cavaliere che viene paragonato a Gloria Swanson. Nel sottotitolo “Un video non può riportare il Paese indietro di 20 anni. Guardiamo al futuro”. Le parole il tono e il piglio del Cav devono avere evidentemente  preso in contropiede chi si attendeva il dies irae per il governo Letta. Non si allontana dalla linea del sarcasmo il deputato  Pd Andrea Sarubbi che su Fb “a caldo” la mette sul ridere «Basta, mi hai convinto». Analoga reazione dal giornalista del Fatto, Andrea Scanzi, su twitter: «A me Berlusconi è piaciuto. Mi ha convinto tantissimo. A non votarlo proprio mai». La realtà che il Pd tenta di esorcizzare con le battute è che l’intervento di Berlusconi ha galvanizzato il centrodestra, parlando di progetti, di futuro. «Sono felice di questo suo intervento potente e generoso», dice Renato Brunetta. «Aveva detto che dal male può nascere un bene maggiore. È così. Il sacrificio che Silvio Berlusconi, innocente, ha patito e patisce nella sua carne viva fonda una Forza Italia più nuova e più matura di quella iniziata nel 1994». Dal videomessaggio, insomma, arrivano pessime notizie per gli avversari. Che sono avvisati, puntualizza Altero Matteoli: «Berlusconi resta in campo. Per i suoi detrattori e i suoi tanti nemici, è la peggior notizia che potessero ascoltare. Costoro avevano fatto male i loro calcoli. Un leader politico, come Silvio Berlusconi, non si cancella con una sentenza». Il senso di responsabilità delle sue parole sono colte dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che sottolinea «la grande forza, grande passione, grande senso di responsabilità. Raccogliamo la nuova sfida di Berlusconi ancorata ai valori della famiglia, della vita e dell’identità della nostra Nazione. Insomma, ancora in campo per unire i moderati e vincere. E soprattutto per respingere l’attacco della sinistra giudiziaria». Solo il segretario Pd, Guglielmo Epifani, interpreta le parole di Berlusconi  come una dichiarazione che «mette una cosa pesante sul futuro di questa azione di risanamento e si corre il rischio di aggravare la situazione proprio mentre il Paese ha bisogno di coesione e buon governo». Una reazione poco lucida nel merito, come del resto dimostra il commento su un presunto linguaggio «da guerra fredda», che avrebbe usato il Cav. Che invece stimola una riflessione sul futuro del Paese, invito colto da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: «Il ritorno a Forza Italia chiude definitivamente l’esperienza del Popolo della Libertà, che non era nato per essere solo la fusione di Forza Italia e Alleanza nazionale ma la sintesi delle molte anime del centrodestra. È a loro che FdI rivolge il suo appello: proseguiamo insieme quel viaggio togliendoci la soddisfazione di costruire quel centrodestra che gli italiani desiderano».

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