Twitter ha solo sette anni, ma ha rivoluzionato il linguaggio virtuale

15 Lug 2013 17:17 - di Priscilla Del Ninno

Twitter compie sette anni, che per il mondo della comunicazione virtuale equivalgono ad ere tecnologiche. Un progetto concepito nel marzo del 2006, in seguito ad un lungo brainstorming tra i membri della Odeo, una società californiana che stava per lanciare una particolare piattaforma di creazione e gestione dei podcast, dal funzionamento molto simile a quello di una casella vocale. Un concept nato “quasi per caso”, e divenuto presto una realtà in progressivo movimento – o meglio, in continuo aggiornamento – che ha rivoluzionato codici, morfemi e grafemi internetici. Elaborato mentre Facebook imperversava, e proprio a ridosso del lancio del primo I phone con cui la Apple proponeva sul mercato una nuova versione totalmente rivoluzionata di iTunes, che avrebbe capillarmente diffuso in tutti i telefoni e gli iPod di nuova generazione una piattaforma integrata per la sottoscrizione e la gestione dei podcast, il microblogging fu la risposta originale partorita dall’informatico e imprenditore statunitense Jack Dorsey, che la letteratura epica intestata alla genesi del novello mito tecnologico, vuole seduto su un’altalena al parco mentre mangia cibo messicano.

Un’idea semplice, declinata su un numero impressionante di utenti: e dall’intuizione alla realizzazione si arrivò il 15 luglio 2006 quando, dopo un primo prototipo della piattaforma testato internamente fra gli impiegati di Odeo, si definì la versione finale poi lanciata e aperta al pubblico il 15 luglio 2006, data del debutto ufficiale di Twitter sul web. E il suo arrivo in Rete ha rivoluzionato il linguaggio virtuale, modificando linguaggio e modalità di dialogo tra utenti, plasmando nei 140 caratteri di un tweet un nuovo prototipo di giornalismo e una diversa forma di comunicazione politica. Arrivando a lanciare più che una piattaforma multimediale, un ponte tra istituzioni, media tradizionali e internauti, il tutto, naturalmente, in nome dell’immediatezza del servizio che permette di diffondere notizie – e scoop – in tempo reale. Clamoroso fu il caso della morte dell’ex presidente della Repubblica, Scalfaro, diffusa su Twitter da un amico e collaboratore prima ancora che comparisse sulle canoniche agenzie stampa. Un episodio, tra i tanti, che avrebbe reso il celebre motto del lungimirante Marshall Mc Luhan più attuale che mai: «il medium è il messaggio».

 

 

 

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