Omofobia e unioni civili: il Pdl chiede una moratoria legislativa per non mettere Letta in difficoltà

22 Lug 2013 15:24 - di Redazione

Con il voto contrario alla mozione di sfiducia su Alfano il governo è stato messo in sicurezza ma le fibrillazioni continuano. La questione posta ora dal Pdl è quella di accantonare i temi etici, una moratoria legislativa che riguarda il testo per l’introduzione del reato di omofobia (in discussione in commissione Giustizia) e il tema delle unione civili. Su questa linea Mara Carfagna e Maurizio Sacconi, oltre a Maurizio Lupi e Mariastella Gelmini. Carfagna così argomenta sul punto: “Su queste battaglie sono e sarò sempre in prima linea” tuttavia “un po’ di tempo in più  consentirebbe di trovare larghissima condivisione. Infatti, all’interno del mio partito ho potuto notare come un certo tipo di posizioni maturassero nel corso dei giorni”. Carfagna si dice preoccupata per la tenuta del governo: “Non vorrei, infatti, che certi temi, come ad esempio quelli di natura etica – ma anche la giustizia -, possano servire ad una minoranza come grimaldello per scardinare la maggioranza che sostiene l’esecutivo, indebolendolo fin anche a causare un crisi che, come sostiene con la consueta lungimiranza il Capo dello Stato, avrebbe degli effetti disastrosi per il nostro Paese”.

Anche sacconi insiste sulla moratoria per favorire il dialogo: “Sarebbe davvero paradossale se nel momento in cui vogliamo realizzare una larga unità nazionale sulla riforma della Costituzione formale introducessimo elementi laceranti nella Costituzione materiale, nei principi costitutivi della nostra nazione prima ancora che del suo Stato. La legge sull’omofobia è, allo stato, profondamente divisiva e non aiuta il contrasto all’omofobia stessa, che si deve realizzare in un clima di ampia condivisione sociale prima ancora che parlamentare”.

Non è d’accordo invece Giancarlo Galan, per il quale anziché rinviare sui temi etici occorre accelerare. Sandro Bondi chiede a sua volta ai cattolici del Pdl di aprirsi al confronto con “metodo laico”. Un confronto che non va eluso secondo Maurizio Gasparri, che va dritto al punto: “I temi etici non vanno elusi. Abbiamo il dovere di esprimerci con chiarezza su questioni come la vita, la famiglia. Contrari ad ogni discriminazione, ma coerenti con il nostro percorso. Per questo ribadisco che è indispensabile rivedere la legge contro l’omofobia in discussione alla Camera che, come è stata formulata, è contro i principi del diritto naturale. E contro la Costituzione”.

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