Tragedia nel Barese, sterminata una famiglia: forse l’ennesimo omicidio-suicidio

4 Mag 2013 9:53 - di Desiree Ragazzi

Un’altra famiglia sterminata, questa volta a colpi di pistola e forse potrebbe trattarsi dell’ennesimo caso di omicidio-suicidio. La tragedia familiare nella quale tre persone, padre, madre e figlia, sono morte è avvenuta nella tarda serata di ieri, ed è stata scoperta nella notte, in una villa alla periferia di Sannicandro, un piccolo paese di diecimila abitanti a una ventina di chilometri da Bari. Unico superstite, il figlio 24enne della coppia che, benché ferito alla testa, è sopravvissuto ed è ora ricoverato in gravissime condizioni nel Policlinico di Bari. Protagonista della tragedia è la famiglia del vicesindaco di Sannicandro. Maria Chimienti, 55 anni, era stata eletta il 26 giugno 2012 con una lista civica e poi nominata vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione, diritto allo studio, politiche per l’infanzia, pari opportunità, turismo e promozione delle tradizioni locali. Il marito Michele Piccolo, 55 anni, farmacista nella vicina Acquaviva delle Fonti, era stato a sua volta consigliere e assessore nella passata amministrazione comunale (dal 2007 al 2012). Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri sulla base delle prime indagini, il capofamiglia avrebbe ucciso, con un’arma che egli deteneva legalmente, la moglie trovata morta in camera da letto, e la figlia, Letizia, 19 anni, anche lei trovata morta nella sua stanza. Avrebbe poi atteso il rientro del figlio, Claudio, 24 anni, e avrebbe sparato anche a lui alla testa. Michele Piccolo non si è sparato a sua volta, ma è annegato nella piscina dove, ipotizzano i carabinieri, si sarebbe ucciso dopo aver forse assunto qualche sostanza. Un dato è che l’arma sinora non è stata trovata: un importante tassello che manca perché la ricostruzione possa essere per ora ritenuta esaustiva. La scoperta dei cadaveri è stata fatta dai carabinieri dopo che la fidanzata di Claudio Piccolo ha tentato per parecchie ore nella serata di ieri di mettersi in contatto con il giovane. Non essendoci riuscita benché avesse concordato in precedenza con Claudio che avrebbero dovuto sentirsi, ha temuto fosse accaduto qualcosa di grave. Ha chiamato così alcuni amici che, scavalcato il muro di recinzione perché dall’interno non ricevevano risposte di sorta, avrebbero visto da una finestra il corpo del giovane, per terra nel soggiorno e hanno dato l’allarme. Una notizia drammatica che ha turbato amici e parenti. «Siamo sconvolti. Una famiglia tranquilla. Bravissima gente». Il signor Giovanni Cianciotta, lontano parente e amico di famiglia di Michele Piccolo ha commentato commosso la tragedia. Davanti alla lussuosa villa dei Piccolo, alla periferia della città, si sono raggruppati cittadini e conoscenti increduli. Rispondendo al telefono il signor Cianciotta ha confermato: «È tutto vero». «Ogni mattina – ha detto il signor Cianciotta – Michele, suo padre e il cognato facevano colazione insieme in un bar nel centro della città, prima di andare in farmacia. Gente benvoluta da tutti, un gesto inspiegabile. A Sannicandro non sono mai successe cose del genere».

 

 

 

 

 

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