Sveva Belviso, la più votata a Roma, in prima linea per recuperare i voti degli astenuti

30 Mag 2013 16:29 - di Redazione

Sveva Belviso, 11mila preferenze, è la più votata a Roma. Un sorriso rassicurante, l’immagine collaudata di un vicesindaco che si è tenuta lontano dai riflettori mediatici per rimboccarsi le maniche, è una delle carte che la squadra di Alemanno intende giocare per vincere il ballottaggio. A lei il compito di parlare soprattutto alle donne, agli indecisi, agli astenuti per recuperare quei consensi che sono mancati il 26 maggio. L’exploit di consensi personali non se l’aspettava nemmeno lei e di certo rafforzano la caratura di una donna in politica che ha saputo farsi da sè, un elemento che convince proprio in tempi in cui ci sono disaffezione e sfiducia verso la classe dirigente di tutti i partiti. Altro punto a suo favore: ha fatto la gavetta nei municipi prima di arrivare nell’aula Giulio Cesare e dal 2011, quando assume le funzioni di vice di Gianni Alemanno, ha dovuto gestire la complessa questione dei campi rom, mostrando determinazione nel chiudere quelli abusivi e nel potenziare i servizi in quelli autorizzati.

Belviso ha stabilito già in un appello sulla sua pagina facebook con quale linguaggio e con quali contenuti si rivolgerà ai romani in vista del ballottaggio. Guardando con realismo ai motivi della disaffezione degli elettori e chiedendo fiducia per un secondo mandato, senza occultare gli errori commessi: “Credo – è la sua analisi – che scontiamo i primi anni di giunta davvero molto difficili, il patto di stabilità che ci strangola, e qualche errore che la gente non ci ha perdonato. Quanto più saremo chiari e lucidi nell’analisi, tanto più la rimonta di Gianni Alemanno è possibile”. Contro Ignazio Marino, assicura Belviso, nessuna polemica, ma lui non conosce la città: perché consegnargli la Capitale? Perché non dare alla squadra di Alemanno la possibilità di portare a termine gli impegni presi? Parole improntate alla concretezza. L’atteggiamento giusto per affrontare una partita difficile, ma non impossibile da vincere. 

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