Un’altra vittima della crisi economica: un poliziotto si spara alla testa
Un altro suicidio provocato dalla crisi economica. Nicola Rutigliano, 43 anni, poliziotto in servizio a Bari presso il commissariato San Nicola nella città vecchia, si è sparato un colpo di pistola alla testa davanti alla caserma dei carabinieri di Triggiano (Bari). I militari lo hanno soccorso e condotto all’ospedale più vicino, a Triggiano: da qui il trasferimento al “Di Venere”, dove è morto poco dopo. Secondo gli investigatori, il poliziotto avrebbe deciso di farla finita per gravi problemi economici. Rutigliano si è sparato un solo colpo alla tempia destra con la pistola d’ordinanza e il bossolo è fuoriuscito mandando in frantumi il vetro del lato di guida della vettura sulla quale si trovava, una Seat Altea grigia, che aveva parcheggiato davanti al cancello della caserma. Prima di raggiungere il luogo del suicidio il poliziotto avrebbe fatto una serie di telefonate, tra cui una al 112, annunciando il suo gesto; avrebbe anche lasciato un biglietto nella sua abitazione a Triggiano. Secondo la Comitas, associazione delle piccole imprese italiane, nel 2012 sono stati più di 500 i suicidi provocati da una forte reazione, sconfinata nel gesto tragico, di persone che si sono ritrovate di fronte al fallimento della propria azienda, alla perdita del posto di lavoro o a difficoltà economiche di varia natura.