Per la prima volta Fb “apre” le sue chat ai magistrati italiani: “inchiodato” un pedofilo

23 Apr 2013 19:06 - di Antonella Ambrosioni

Una sentenza storica ha permesso per la prima volta di entrare nel “sancta sanctorum” delle chat di Facebook custodite ermeticamente nei server di Palo Alto, California. Con una rogatoria internazionale il gup  milanese Andrea Salemme ha chiesto e ottenuto l’apertura dell’archivio di Fb per fornire ai magistrati il contenuto di chat intercorse tra un presunto pedofilo e decine di bambine. Emerge dalle motivazioni della sentenza con cui l’uomo è stato condannato a 11 anni di reclusione per l’adescamento di tre ragazzine. Si tratta, da quanto si è saputo da ambienti giudiziari, della prima volta che Fb, “interpellata” dalla magistratura italiana, dà accesso ai propri server centrali per andare a recuperare il contenuto delle chat del famoso social network. Lo scorso 20 marzo, Gianluca Mascherpa, 50 anni, allenatore di volley femminile nel Milanese, era stato condannato a 11 anni e 4 mesi di carcere perché, secondo l’accusa formulata dal pm di Milano Giovanni Polizzi, avrebbe usato un falso nickname su Fb per portare avanti relazioni “sentimentali virtuali” con numerose ragazzine (tre sono quelle indicate nel capo di imputazione), anche minori di 14 anni, inducendole a spogliarsi e compiere atti sessuali davanti alla webcam. Nelle motivazioni del giudice Salemme, appena depositate, emerge però che lo stesso gup, non soddisfatto delle indagini degli inquirenti, nel corso del processo con rito abbreviato ha prima disposto una perizia informatica e ha poi inoltrato una «richiesta rogatoriale (…) all’Autorità giudiziaria statunitense, per il tramite del Ministero della Giustizia, con parallelo interessamento del magistrato di collegamento sedente presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma». Il materiale è stato trasmesso dall’autorità giudiziaria statunitense mediante l’Fbi. I cd, il cui contenuto era in linguaggio macchina, sono stati “tradotti” e hanno permesso di accedere ad alcune chat dell’uomo. Usando un falso profilo su Fb col nickname “Simoroller” l’uomo adescava minorenni. Mascherpa venne arrestato il 10 marzo 2012.

 

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