Alemanno: 7 proposte di legge per i romani. Storace: nei quartieri si torna a respirare aria di destra
È partita nei gazebo del Popolo della Libertà la raccolta di firme per sette proposte di legge di iniziativa popolare a sostegno della candidatura di Gianni Alemanno a sindaco di Roma. Le prime tre sono maggiormente a carattere nazionale e per questo sono state presentate da Silvio Berlusconi nel corso della cena elettorale per Alemanno sindaco: riguardano l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, la limitazione dei poteri di Equitalia e la crescita dell’occupazione giovanile e femminile. Le altre quattro proposte di legge hanno un impatto molto forte sulla capitale. In particolare, «vogliamo dire no all’abusivismo commerciale – ha spiegato il sindaco iniziando il tour dal gazebo del IV Municipio (che dopo la riforma è diventato III) – perché bisogna combatterlo a tutela dei consumatori e dei commercianti onesti». Poi, ha ricordato i «1075 sgomberi» avuti durante la sua amministrazione, anche perché la quinta proposta di iniziativa popolare dice no agli accampamenti abusivi ed al vagabondaggio. Il tema della sesta proposta di legge è il divieto della prostituzione in luoghi pubblici o aperti al pubblico che verrà punita con «la reclusione fino a tre mesi e con la multa fino a 10mila euro», mentre i clienti saranno puniti «con le medesime pene ridotte della metà». L’ultima proposta di legge si riferisce alla necessità «che tornino i poteri di ordinanza ai sindaci per la sicurezza urbana», ha spiegato Alemanno riferendosi al fatto che nel testo si prevede la predisposizione di un Piano Territoriale delle Criticità Urbane (Ptcu) e nell’ambito di questo un maggiore potere che torna ai sindaci dopo «il depotenziamento da parte della Corte Costituzionale. Le prime tre proposte – ha continuato Alemanno – servono a ridare spinta all’economia e le altre quattro servono a ridare ai sindaci poteri perché siano veramente in grado di incidere sulla realtà sociale: su tutte le forme di degrado abbiamo poteri limitatissimi e quindi, senza queste leggi, i sindaci non riescono a difendere il decoro della città».
L’altro fronte su cui è impegnato il sindaco è quello delle alleanze, in particolare con quattro realtà politiche: La Destra, Fratelli d’Italia, Lista Civica e Pdl. «Stiamo cercando di trovare un’intesa complessiva, sia sulla formazione delle liste sia sui programmi, sia sull’aspetto della propaganda sia sul modo di gestire la campagna», ha spiegato il primo cittadino. E Francesco Storace intanto continua il suo tour fra i gazebo de La Destra allestiti in tutta Roma. «I militanti chiedono consensi per il lavoro e la solidarietà sociale – ha affermato visitando quello a Ponte di Nona – Il loro attivismo è davvero ammirevole, in tutta la città grandissima è la mobilitazione del partito, nei quartieri si torna a respirare aria di destra. Le strutture rionali della città, l’artigianato, il piccolo commercio troveranno tutela ne La Destra in Campidoglio».