Bersani indeciso a tutto, Grillo gli offre una foglia di Fico. Renziani indignati per il mercato delle vacche
Altolà dei renziani agli inciuci del Pd che tenta disperatamente di agganciare i grillini. Mentre i Cinque stelle presentano i nomi per le candidature alla presidenza del Senato e della Camera (Roberto Fico correrà per Montecitorio, Luis Alberto Orellana a Palazzo Madama) i fedelissimi di Matteo Renzi non ci stanno e chiedono presidenze di prestigio, autorevoli, non barattate in cambio di un possibile sostegno a un eventuale governo Bersani. «Non si gioca con le istituzioni comprese le presidenze di Camera a Senato», ha detto chiaramente il presidente dell’Anci Graziano Delrio lasciando la riunione dei deputati e senatori si area renziana. Il braccio destro del “rottamatore” ha evidenziato la necessità di «presidenti rappresentativi di tutti e autorevoli». Delrio ha spiegato che «tutti i parlamentari sono molto convinti di aiutare la decisione» sulle presidenze che va fatta «rispettando le istituzioni» e «senza fare scambi». Sulla stessa posizione Roberto Reggi: «Siamo di fronte a un fallimento del Pd. Avevamo una grande opportunità, non l’abbiamo sfruttata». Per l’ex coordinatore della campagna per le primarie di Matteo Renzi, «l’inseguimento del M5s ci sta facendo fare una figura non bella, poi temo sia destinata a fallire. Alla riunione dei renziani hanno partecipato alcuni parlamentari uscenti: tra gli altri Paolo Gentiloni, Ermete Realacci, Roberto Giachetti e lo stesso Marcucci. La pattuglia “renziana” in Parlamento è composta di circa una cinquantina tra deputati e senatori e ce la sta mettendo tutta per sparigliare i giochi di Bersani. Tant’è che dal segretario del Pd è subito arrivato il passo indietro: «Finora la nostra proposta di corresponsabilità non è stata raccolta dalle altre forze. Propongo dunque di votare domani sia alla Camera sia al Senato scheda bianca per continuare a lavorare ad un accordo». Poi domani si vedrà.