Gli “under 23” guardano a Grillo, Meloni e Vendola

4 Feb 2013 11:54 - di Gloria Sabatini

I giovani tornano alla politica e alla partecipazione? Cresce il partito del voto tra i giovanissimi sedotti dalle nuove formazioni e dai movimenti più barricaderi a svantaggio dei partiti tradizionali. A tre settimane dal voto la percentuale di astensionismo giovanile si è ridotta drasticamente rispetto alle scorse politiche: solo il 21 per cento degli elettori tra i 24 e i 34 anni ( circa 8 milioni) dichiara la voglia di restarsene a casa (contro il 50 per cento del 2008) mentre tra i giovanissimi alla prima esperienza elettorale, tra i 18 e i 23 anni (circa 4 milioni),  la percentuale scende all’8 per cento. Novantadue giovanissimi su cento andranno alle urne. Lo rileva l’ultimo sondaggio di Renato Mannheimer sul Corriere della Sera che fotografa una rinnovata voglia di “esserci” tra le matricole del voto.  A fare le spese di questa tendenza in aumento sono i partiti storici (Pd, Pdl, Lega) ma anche la lista Monti, verso i quali i giovani confermano ostilità, “disprezzo” e delusione. Premiati invece il Movimento 5stelle, Fratelli d’Italia e Sel.

Al primo posto nel cuore degli under 23 c’è il partito di Grillo che conquisterebbe quasi un terzo dell’elettorato (30,4%) aumentando di 17  punti rispetto al dato generale, e sorpasserebbe a sinistra il Pd, che tra i giovanissimi perde oltre due punti. Anche la Lega e il Pdl vengono puniti dai giovanissimi: il partito di Maroni perde il 2 per cento tra gli elettori al di sotto dei 23 anni e quello di Alfano oltre 6 per cento. La percentuale si assottiglia salendo nella categoria tra i 24 e i 34 anni. Dopo il Movimento 5Stelle soltanto Fratelli d’Italia, la nuova formazione di centrodestra guidata da Giorgia Meloni e Guido Crosetto, e Sinistra e Libertà incrementano i consensi con un saldo positivo del 3 per cento rispetto al voto delle altre generazioni. Una crescita che secondo gli analisti sarebbe destinata ad aumentare a ridosso del voto. La sfiducia generalizzata nei confronti della classe politica, alimentata dalla crociata anticasta e dagli ultimi scandali, questa volta appare diretta selettivamente ad alcuni protagonisti del panorama politico e non a tutti indistintamente: un dato sul quale dovrebbero interrogarsi le nomenklature dei vecchi partiti.  Alle scorse politiche, invece, il voto dei giovani venne monopolizzato dal centrodestra: solo il 31% (fra i 18 e i 29 anni) ha votato per Veltroni, mentre il 49% ha preferito Berlusconi.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *