Sfioriamo i 60 milioni ma calano gli italiani
Siamo quasi 60 milioni. La popolazione residente in Italia aumenta ma gli italiani diminuiscono. Questo il dato più evidente della fotografia scattata dal 15°censimento Istat. I residenti in Italia sono 59.433.744, con un incremento del 4,3%rispetto al 2001 quando si contarono 56.995.744 residenti. L’incremento è però dovuto solo agli stranieri: in dieci anni sono aumentati di 2.694.256 mentre gli italiani sono diminuiti di 250mila unità (-0,5%).
Brescia, la città più “straniera”
Nell’ultimo decennio la popolazione straniera che vive da noi è triplicata, passando da 1.334.889 milioni a 4.029.145 milioni, con una crescita del 201,8 per cento. Due stranieri su tre risiedono al nord, il 24% al centro e solo il 13,5% al sud. Le donne straniere sono il 53,3% del totale, ma salgono al 56,6% nel Meridione. Quasi un quarto degli stranieri vive in Lombardia, il 23% in Veneto e in Emilia Romagna. Proprio l’Emilia-Romagna registra l’incidenza più elevata, con 104 stranieri ogni 1.000 censiti, seguita dall’Umbria (99,2), dalla Lombardia (97,6) e dal Veneto (94,2), mentre nel sud e nelle isole i valori dell’indicatore si riducono in misura consistente. Tra i grandi comuni, l’incidenza più elevata si registra a Brescia, con 166,1 stranieri ogni 1.000 censiti. Per quanto riguarda l’età, il 46% degli stranieri residenti ha fra 25 e 44 anni, uno su quattro ha tra i 30 e i 39 anni. L’età media è di 31,1 anni e la componente maschile risulta più giovane (29,7 anni) di quella femminile (32,3 anni).
I cittadini italiani diminuiscono anche nel Mezzogiorno oltre che in Piemonte, Liguria e Friuli-Venezia Giulia. In particolare, i cittadini italiani aumentano nel 43,2% dei comuni (3.493) e diminuiscono nel restante 56,8% (4.599). I comuni in cui si registra il maggior incremento di residenti italiani sono Rognano, Sant’Alessio con Vialone e Roncaro, tutti in provincia di Pavia; quelli che ne perdono di più sono Paludi in provincia di Cosenza, Quindici in provincia di Avellino e Rocca de’ Giorgi in provincia di Pavia.
Italia al femminile
Al 9 ottobre 2011, le donne risultano più degli uomini: ogni 93,7 uomini ci sono 100 donne (in totale 28.745.507 uomini, 30.688.237 donne). A livello territoriale non si segnalano differenze significative, anche se nell’Italia centrale il rapporto di mascolinità scende al 92,3% (5.568.595 uomini, 6.032.080 donne), mentre nelle regioni del Sud, nelle Isole e nel Nord-Est si attesta rispettivamente a 94,3% (6.783.667 uomini, 7.193.764 donne), 94,1% (3.219.998 uomini, 3.422.268 donne) e 94,2% (5.551.923 uomini, 5.895.882 donne).
In Italia l’età media è di 43 anni, ma scende al Sud
L’età media della popolazione residente in Italia è di 43 anni, ma scende nelle regioni del Sud: in Calabria, Puglia, Sicilia ma anche in Trentino-Alto Adige l’età media è di 42 anni, mentre in Campania scende al livello minimo di 40 anni.
Aumentano i “grandi anziani”
I residenti nel nosotro Paese sono sempre più vecchi, con una grande quota di ultracentenari. La percentuale di persone con un’età superiore ai 65 anni è passata dal 18,7% del 2001 al 20,8%. Si registra inoltre un aumento del 78,2% dei “grandi anziani”, ovvero delle persone nella classe 95-99 anni e un aumento del 138,9% degli ultracentenari. Due donne residenti una a Milano e una Venezia, alla data del 15esimo censimento avevano compiuto ben 112 anni. In Lombardia c’è il maggior numero di ultracentenari. Ma, per quanto riguarda le città, il primato va a Roma e Palermo.
Roma e Milano le più popolose
La Capitale si conferma il Comune più popoloso d’Italia, con 2.617.175 residenti, seguita da Milano (1.242.123), Napoli (962.003), Torino (872.367) e Palermo (657.561). Nel nordovest si concentrano i Comuni più piccoli, e il primato va a Pedesina con appena 30 abitanti, seguita da Menarola (46), entrambi in provincia di Sondrio. La popolazione residente del nostro paese si distribuisce per il 26,5% nell’Italia nordoccidentale, per il 23,5% nell’Italia meridionale, per il 19,5% nell’Italia centrale, per il 19,3% nell’Italia nordorientale e per il restante 11,2% nelle isole. La regione più popolosa è la Lombardia con 9.704.151 residenti, quella con meno abitanti la Valle d’Aosta (126.806).