Contro il Cav rispunta la pistola dello spread. E se facesse cilecca?
Il regno dei tecnici e dei suoi alleati ha regole rigide. Se ti azzardi a pronunciare una frase politicamente scorretta, magari dicendo che la Merkel proprio non ti va giù, rischi grosso. Se poi arrivi a ipotizzare la sfiducia al divino Monti finisci all’inferno. Era fin troppo prevedibile che accadesse e infatti è accaduto: Berlusconi ha parlato e gli hanno subito puntato alla tempia la pistola dello spread. L’arma è sempre la stessa, così come sono sempre gli stessi i "killer". Ma stavolta anche il “divino" Monti ne ha approfittato. Le parole del Cav sull’intenzione di togliere la fiducia al governo hanno fatto risalire lo spread? «Non ci avevo pensato, ora ci rifletterò», ha risposto il tecnopremier in modo ironico. Cosa succederà in Italia se il Pdl agisse contro Palazzo Chigi? «È una domanda da rivolgere ai mercati, non voglio neanche speculare su questo». Non avrà speculato, ma l’ha lasciato intendere. L’alta finanza e i banchieri sono pronti, il plotone d’esecuzione anche. Ma stavolta le armi potrebbero incepparsi e fare cilecca. Perché – e il successo elettorale di Grillo in Sicilia ne è una prova – la politica deve tornare a esercitare un ruolo forte, altrimenti si aprono le porte ai Masaniello. E non deve farsi intimorire dallo spread e dalle lobby. Altrimenti si arriva al "signori, si chiude".