L’Italia gode per i dolori di Angela e si emoziona per mamma Balotelli
La vendetta contro i tedeschi che amano prenderci a spread in faccia s’è consumata per tutta la giornata di ieri nelle piazze (non finanziarie), sul web e nei palazzi della politica con ampio ed eccessivo uso di metafore tra la vittoria della Nazionale sulla Germania e il presunto successo di Monti sulla Merkel. Doppi sensi, giochi di parole, analogie che si sono intrecciate e stratificate fino a diventare dei tediosi tormentoni, ma con effetto esorcizzante sull’ansia da crisi che ci attanaglia da mesi. Di sicuro, a giudicare dalle immagini della festa e dalle fotografie di scherno e di gioia apparse su Internet (geniale quella di Monti con la crinierina bionda e l’orecchino di Balotelli) l’Italia l’altra sera ha goduto parecchio. Alla cancelliera tedesca saranno fischiate le orecchie per tutte le ironie – e qualche titolo scomposto dei giornali – che s’è beccata nelle ultime 48 ore, con riferimenti non puramente casuali a zone retroubicate del suo corpo. L’idea che la Germania abbia vissuto la sconfitta in semifinale come una piccola, grande tragedia nazionale, indubbiamente non ha fatto che alimentare il nostro orgoglio patriottico.
I giornali tedeschi
«Finito», era il titolo dell’apertura di Bild e del Berliner Morgenpost, in italiano, che riassumeva in una parola tutto lo sconforto e la disillusione di un Paese che alla finale (e anche a qualcosa di più) aveva creduto davvero. «Oh, no! Oh, no! Non può essere! Ancora una volta è “finito” (in italiano) per la nostra nazionale contro l’Italia», scriveva sconsolato Bild: «La sconfitta contro i nostri avversari più temuti sprofonda la Germania in un mare di lacrime». Affranto anche il Kaiser, Franz Beckenbauer: «Fa molto male!», confessava ieri in una lettera aperta al tabloid. «A 16 anni dall’Europeo in Inghilterra del 1996 pensavo fossimo maturi per il titolo!» Altri sono invece meno generosi con l’allenatore dell’undici tedesco: «Proprio nella semifinale contro l’Italia fallisce la strategia di Loew», accusa lo Spiegel. È «la fine del sogno tedesco» anche per la Faz: «La storia si ripete – scrive il giornale di Francoforte – nei grandi tornei gli italiani restano di una classe superiore». È «Di nuovo Italia» per il berlinese Tagesspiegel, che nelle pagine interne dà anche conto della notte di festeggiamenti strozzati nelle gole dei berlinesi dai due gol di Balotelli. Ieri la posa plastica di super-Mario dopo il secondo gol campeggiava su quasi tutti i giornali tedeschi: «Questo armadio di 189 centimetri per 88 chili risponde al nome di Balotelli – scriveva il Berliner Kurier – e al 36esimo minuto si mostra così, come una statua di ferro». A fronte di volti di ceramica.
Un’Italia paralizzata alla tv
Dopo gli ascolti non proprio da primato dei quarti, l’Italia di Mario Balotelli e Antonio Cassano comincia veramente a irretire gli spettatori e a mietere record. La partita Germania-Italia, andata in onda su Rai1 mercoledì sera, ha totalizzato 23 milioni 255 mila spettatori con uno share del 79.55%. Solo su Rai1 è stata vista da 20 milioni di spettatori con il 68,42%. Il risultato si allinea negli indici di gradimento a Italia-Germania del 2006, quando la nostra Nazionale incontrò i tedeschi nella semifinale dei Mondiali che si svolgevano proprio in Germania. In quell’occasione gli spettatori furono 23 milioni 766 mila e lo share del 79.52%. Il 24 giugno Italia-Inghilterra aveva ottenuto risultati ben più magri: su Rai1 in prima serata era stata seguita da 17 milioni 344 mila spettatori con il 66,4%
Mario e la sinistra
«Balotelli dimostra che l’Italia non è quella della Lega». Massimo D’Alema, da buon saltatore in alto su carro di vincitore, è stato il primo, ieri, a cercare di mettere cappello politico sul protagonista della serata con la Germania, quel Balotelli immediatamente conteso dalla retorica dei politici. Come quella di Pierferdinando Casini, secondo cui «ci sono due Mario da ringraziare: non solo quello di ieri dei due gol ma anche quello di oggi», ha scritto il leader dell’Udc, in riferimento anche al vertice di Bruxelles. Ma anche i giovani del Pd sono pronti a farsi belli con Mario rispolverando la proposta sullo Ius soli. «Sembrerebbe una speculazione politica…», scrivono. In effetti.
La mamma di Balotelli
«Quale immagine mi porterò dietro di questa partita? Di sicuro a fine partita quando sono andato da mia mamma e le ho detto “questi gol sono per te”. Ho aspettato questo momento per tanto tempo, soprattutto perchè mamma è venuta fino a qui e volevo farla felice. Questa sera è stata la più bella della mia vita, ma spero che quella di domenica sia ancora migliore». Toccare il tasto della maternità, di fronte a milioni di italiani, ha avuto l’effetto di una bomba emozionale sul popolo più mammone del mondo. Ed è valso a Balotelli il tributo unanime dei tifosi, che ne hanno finalmente scoperto la vena più intima e sensibile. Quanto basta per farne un idolo indiscusso, giovane e vincente. E per di più, affezionato alla famiglia. Il massimo. «Per la finale viene anche papà – aggiunge Balotelli – e quindi spero di farne quattro». E davanti alla tv, a quel punto, si è pianto.