Alemanno vola nei consensi e fa un salto di cinque punti

13 Ott 2011 19:21 - di

Si sono insediati da poco e il feeling con l’elettorato è ancora molto alto.
Tant’è che, dopo solo trenta giorni di amministrazione Piero Fassino, Luigi De Magistris, Giuseppe Casti, Massimo Zedda, Claudio Pedrotti, Roberto Coslini e Demetrio Arena volano in cima alle classifiche dei sindaci più amati. Ma le loro posizioni sono scontate perché godono ancora dell’effetto positivo della propaganda elettorale. Il consenso dei cittadini nei loro confronti oscilla tra il  68,5 % e il 55%. Diverso è il caso di Gianni Alemanno, che nella “top del 55%” di gradimento, occupa il 24esimo posto con il 58,2%, facendo registrare la crescita di consensi più marcata (+4,9%) della quindicesima edizione della speciale classifica elaborata dallo studio Monitorcittà-Datamonitor. Un’indagine che ha fotografato il gradimento dei sindaci nei primi sei mesi del 2011. In questa edizione di Monitorcittà sono 48, su 110 comuni capoluogo, i sindaci che conquistano il 55% di gradimento. Alemanno nella graduatoria è appaiato a Michele Emiliano, sindaco di Bari, che però fa registrare un calo del 2,2%.

Lo studio Monitorcittà
La ricerca di Monitorcittà ha l’obiettivo di individuare il grado di efficienza e di efficacia dei  servizi offerti dai Comuni italiani e di monitorarli semestralmente (giugno e dicembre). La rilevazione viene realizzata tramite interviste telefoniche a campioni rappresentativi di cittadini maggiorenni residenti nei Comuni. Il sistema di indagine, attraverso analisi e percentualizzazione dei dati sulla base delle variabili di stratificazione del campione intervistato (sesso, età), propone quindi informazioni sulla qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti. «Agli intervistati – si legge sulla nota di presentazione di Monitorcittà – viene richiesto un giudizio in merito all’operato svolto dalla giunta comunale. Per il sindaco si verifica la conoscenza, il gradimento sull’operato e il  profilo di immagine percepito». Ogni Comune ha un campione di riferimento che viene fatto su base Istat. A Roma tra aprile e luglio sono stati intervistati 1500 cittadini.

Il caso Alemanno
«Sono molto soddisfatto di questo risultato. Penso sia anche l’effetto del grande impegno di questi mesi – dice Alemanno – Ogni giorno siamo sempre alla prova e sotto esame ma questo risultato, anche in momento così difficile di crisi economica, è per me un grande incoraggiamento ad andare avanti». Numeri che parlano chiaro e dimostrano che l’azione svolta dal sindaco della Capitale va nella direzione giusta. «Anche in questa occasione – osserva Luca Gramazio, capogruppo Pdl di Roma Capitale – i numeri indicano in modo incontrovertibile come l’azione amministrativa e l’attività incessante svolta da Alemanno per la tutela degli interessi di Roma sia non solo riconosciuta dai cittadini ma anche profondamente apprezzata. A maggior ragione, questo fatto assume il suo giusto peso politico se inquadrato nelle enormi difficoltà indotte dalla crisi economica internazionale e dalla riduzione dei finanziamenti per Roma Capitale».

Premiato l’impegno del Pdl
E Vincenzo Piso, deputato e coordinatore regionale del Pdl del Lazio incalza: «Un successo di Alemanno e della sua giunta che recuperano il dovuto plauso per l’impegno profuso, ma anche per tutto il Pdl. La rimonta del 4,9%  è, infatti, una vittoria in barba alle sterili polemiche montate ad arte dall’opposizione, con l’aiuto del taglia e cuci di alcuni media compiacenti. Un successo del quale ringraziamo prima di tutto i cittadini, che toccano ogni giorno con mano la realtà del lavoro positivo che l’amministrazione capitolina sta portando avanti». Quando il Pdl ha vinto le elezioni amministrative a Roma, aggiunge Piso, «dopo quindici anni di immobilismo e mal governo del centrosinistra, sapeva che non sarebbe stato né facile né immediato recuperare i danni fatti, il buco nero del bilancio e i disservizi cronici di una Capitale cresciuta a dismisura senza alcuna programmazione». Un dato commentato positivamente anche dal sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro: «Questa autentica impennata del consenso su Alemanno è dovuto alla formidabile tenuta politica del Pdl a Roma, un dato importante che nasce dall’impegno e dalla generosità dei nostri eletti nei municipi, donne e uomini che ringraziamo sempre poco e che dovremmo premiare di più invece di danneggiare anche sotto il profilo dei compensi economici e qui faccio una reprimenda a me stesso e ai tagli imposti dal governo del quale faccio parte».

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