Operai siciliani. Quando la solidarietà con i malati è un valore, non una parola

19 Mar 2020 6:00 - di Francesco Storace

La bellezza dell’Italia, la sua straordinaria capacità di essere solidale, la forza del suo popolo: tutto questo lo troviamo in tre straordinari operai siciliani e al loro piccolo gesto – piccolo per molti di noi ma non certo per loro – reso noto da un sito locale, Scomunicando.it.

Nino Ottaviano, Massimo Pizzino ed Enzo Capito lavorano per il comune di Brolo, nella provincia di Messina. E lavorano anche in questi giorni terribili, caratterizzati dal coronavirus che ci atterrisce. Osservano le regole, come testimonia la foto che ci hanno inviato, ognuno a distanza regolare. Non vogliono soldi in più rispetto al loro stipendio, che non è certo da nababbo. Se portano a casa mille euro al mese è grasso che cola…

Quei tre operai siciliani

Il governo dice di aver riconosciuto a chi lavora in questi giorni un bonus. Loro tre non vogliono soldi in più. “E perché? Già ci pagano per il nostro lavoro”, raccontano a Massimo Scaffidi, il direttore del sito. “Saranno cento euro o cinquecento, oggi non lo sappiamo, ma noi tre quei soldi li “gireremo” al servizio sanitario, agli “eroi sociali” che ci stanno aiutando a superare quest’emergenza”.

Commenti

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  • Nardulli Stefano 19 Marzo 2020

    Ecco chi sono i Veri Italiani.
    Dovrebbe essere di esempio a Tutti soprattutto ai ns politici che potrebbero restituire gran parte dei finanziamenti, pubblici e non, che hanno trasferito in chissà dove per essere finalmente usati per giuste cause.

  • MarioSalvatore MANCADIVILLAHERMOSA 19 Marzo 2020

    Ficchiamoci bene nella mente questi tre nomi: Nino Ottaviano, Enzo Caputo e Massimo Pizzino.
    Un po’ di anni fa, durante uno sciopero dei mezzi pubblici, mi trovavo tra la gente che li commentava. Alcuni “solidarizzavano” con gli scioperanti, altri meno (a denti stretti). Siccome io sono uno che non si fa scrupolo di dire pane al pane e vino al vino, proposi ad uno di quelli che mi parevano i “caporioni”: “Non nego che abbiate i vostri diritti, ma anche gli altri cittadini che usufruiscono dei mezzi pubblici ne hanno altrettanti; invece, proporrei una cosa: ogni volta che i vostri sindacati – non voglio sapere di che colore siano, rossi, bianchi, verdi, gialli, o color di can-che-scappa – proclamano uno sciopero, per quelle ore che scioperate lavorare ugualmente e la paga che percepireste devolverla per quella determinata istanza…”
    Evidentemente fui interpretato male e mi sentii dire che “avevo la mentalità padronale”.
    Ogni commento mi sembra semplicemente superfluo.

  • cito 19 Marzo 2020

    Ecomiabili

  • Silvia Toresi 19 Marzo 2020

    Grazie!!!!!!!!!!!???

  • sergio la terza 19 Marzo 2020

    Grazie ai TRE Siculi dimostrazione di italianità.