La scorta (doverosa) a Liliana Segre non sia l’alibi per dimenticare i troppi martiri di Berlino

9 Nov 2019 6:00 - di Francesco Storace

Berlino, chissà quanti ragazzi conoscono la storia di quel Muro. Rappresentò per decenni la divisione tra est e ovest, tra oppressione e libertà. Il suo abbattimento – trent’anni fa, oggi – fu un evento straordinario. Tutto il mondo accompagnò le picconate di popolo al simbolo che cadeva.

Vergogna per chi minaccia una novantenne sopravvissuta ad Auschwitz al punto da costringere lo Stato a mettere sotto scorta Liliana Segre. Vergogna anche per chi ignora cento milioni di morti del comunismo, e le 500 vittime del Muro. Tragedie mondiali, che giustamente l’Europa ha messo sul banco degli imputati assieme all’Olocausto.

Ma di Berlino purtroppo si parla ancora poco, se non per poche rievocazioni. E assume per questo ancora maggiore importanza l’iniziativa presa da Fratelli d’Italia che oggi vedrà protagonista a Milano, in piazza San Babila, Giorgia Meloni. Ieri un’altra manifestazione si è tenuta a Roma, nonostante la pioggia battente, con Nicola Procaccini e Francesco Lollobrigida assieme a Sergio Marchi e Federico Rocca. E con chi scrive queste note.

Dall’Europa la condanna dei crimini del comunismo

Doveroso ricordare, anche alla luce della delibera con cui il Parlamento Europeo ha finalmente condannato anche i crimini del comunismo. Il progetto di separare quella storia dal sangue versato fallisce, anche se la sinistra – a partire da quella italiana – continua ad avversare faziosamente quel documento.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 10 Novembre 2019

    Tutto questo can can non sarebbe uscito fuori se non fosse stato per qualche sinistronzo che gli prudeva il cervello e ha voluto buttare un po di benzina sul fuoco.
    Poi si qualificano come democratici….. di quale democrazia?