Lega, Salvini smentisce la cena a spese dell’Enf e annuncia querele

30 Mag 2018 17:26 - di Michele Pezza

I soliti schizzi di fango. Prevedibili e puntuali come una cambiale ogni qualvolta dietro l’angolo s’annuncia una novità clamorosa politica. È sempre accaduto ad ogni leader venga percepito come di “rottura” rispetto agli equilibri consolidati. E Matteo Salvini non fa eccezione. Bollato come un ignorante e annunciato come un novello barbaro, in realtà il capo leghista è l’unico sulla scena a non aver commesso fin qui neppure un errore. La sua colpa è tutta qui, paradossalmente. Già, perché certi codici sono implacabili: se non sei tu a sbagliare, ci pensa qualcun altro a farti arrivare addosso un pezzettino di qualcosa di sporco o di maleodorante.

Le Canard Enchâiné: «Un conto da 401 a persona»

Nel caso di specie, il pezzettino di fango (o di m…a) arriva direttamente dalla Francia, armato e montato da Le Canard Enchâiné, settimanale parigino tra i più corrosivi e seguiti. Che cosa scrive Le Canard? Che Marine Le Pen e Matteo Salvini avrebbero cenato tête à tête come due amanti di Prevert, al Pavillon Ledoyen, vicino agli Champs Elysées, uno dei migliori e quindi costosi ristoranti di Parigi. E fin qui niente di strano. Se non fosse – sempre secondo Le Canard – che il conto del ristorante i due leader, all’epoca entrambi europarlamentari, lo avrebbero girato al tesoriere del gruppo Enf (Europa delle nazioni e delle libertà) e per li rami alla tanto esecrata Unione europea. Un conto da 401 euro a persona, mica una cosa così. Peccato che non sia vero niente, nihil, nada.

Salvini: «Tutto falso. Mai partecipato, né a Parigi né altrove»

«Sulle presunte cene rimborsate dal si precisa che Matteo Salvini non vi ha mai partecipato né a Parigi, né altrove. Stesso discorso per gli altri parlamentari e componenti dello staff della Lega», si legge in una nota ufficiale del Carroccio. Che non si limita alla sola smentita ma annuncia pure querele «nei confronti di Repubblica, Corriere e tutte le testate che continueranno queste notizie false e prive di ogni fondamento». E non è finita perché la Lega esibisce anche l’«appendice 5» (dettaglio delle spese) del documento firmato dal segretario generale del gruppo Enf, Philip Claeys. Lì è detto chiaramente che «la delegazione Lega non è coinvolta nel caso». Insomma, più fake news di così…

Commenti

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  • Corado Moraldi 30 Maggio 2018

    Ce sont des anarchistes ,sans respect de rien , ils meritent seulement le dégout!

  • Andrea 30 Maggio 2018

    Ma quante persone ha querelato o minacciato di querelare il nostro amico senatore ? Il numero è impressionante.Comunque non sarebbe la prima volta che le spese pazze coinvolgono la Lega insieme ovviamente a tutte le forze politiche comprese quelle che urlavano a squarcia gola onestà, onestà.Mi ricordo poi di chi sempre nella Lega Nord affermava indignato che la mafia in Lombardia non esisteva per niente e invece sappiamo tutti la triste realtà.Ma davvero c’è ancora qualcuno che pensa di far credere agli Italiani che fanno i veri sacrifici per tenere a galla il Paese che esistano forze politiche illibate e forze politiche corrotte o che il debito stratosferico che sempre gli Italiani saranno costretti ad appianare con sudore e lacrime è frutto del caso o addirittura colpa loro.La Lega è nata come movimento di giusta e pacifica ribellione contro le ingiustizie del potere centrale dell’epoca ma ben presto si è resa conto che quel sistema marcio non era poi così male e che valeva la pena entrare in società e sinceramente far credere il contrario lascia molto perplessi.