Verdone: «Povera Roma, il Pantheon è un suq. Ci vorrebbe gente capace»

3 Ago 2017 12:36 - di Gabriele Alberti

Lo sfogo di un romano doc, che a Roma vive, lavora. Che ama Roma. Quella che non c’è più. «Per la Roma di oggi sono molto triste, è stata una grande città e ci vorrà tanto tempo perché si risollevi. Per girare un film, come sto facendo io al Pantheon, dobbiamo operare in orari improbabili, a negozi chiusi, altrimenti è un suq indecente». Così Carlo Verdone si sfoga sul set di Benedetta follia, commedia prodotta dalla Filmauro di De Laurentiis, diretta e interpretata da Verdone e scritta, per la prima volta, dal regista insieme a Nicola Guaglianone e Menotti. «Se andiamo avanti così nessuna girerà più a Roma. Il suolo pubblico costa tantissimo e i negozianti poi non ci vogliono. Per non parlare poi dell’iter burocratico che è spaventoso». la Roma da lui amata non c’è più, come più volte si è lamentato Carlo Verdone. 

Verdone: “A Roma occorrono persone capaci”

Per il regista e attore romano, «occorrono persone capaci che facciano davvero il bene comune. Non si devono poi sbagliare i collaboratori – aggiunge Verdone sul set del film, in sala a gennaio 2018.  Certo quelli di Roma sono problemi atavici, ma, per fare solo un esempio, qualche giorno fa ho visto due pozze d’acqua a cielo aperto e mi sono chiesto perché non c’è qualcuno che corre subito a ripararle». «Quando torno in Italia da qualche città estera – confessa anona Verdone – mi prende la tristezza. In Romania, ad esempio, ho buttato una cicca per terra e la polizia mi è saltata subito addosso. Per poter girare a Roma delle prospettive decenti bisogna farle solo in certi orari. Come ha fatto d’altronde Sorrentino a girare La grande bellezza? Semplice, ha girato senza auto in giro». «Questa era una grande città- non cessa di affermarlo il grande regista romano- Ci vorrà molto tempo perché torni a esserlo e qualcuno con le palle quadrate che adesso non c’è. Servono i migliori, una schiera di persone che vogliono il bene comune di questo luogo. Non si deve più sbagliare. E vale per tutti, non solo per i Cinque Stelle”, leggiamo sul Tempo.

Il nuovo film

“Per la prima volta in un mio film porto in scena la Roma del centro storico”.  ‘Benedetta Follia’ ha come  coprotagonista Ilenia Pastorelli (‘Lo chiamavano Jeeg Robot’) ed è girato nello store di abiti ecclesiastici De Ritis. Definisce il film “il più femminile della mia carriera”. Avvertivo il bisogno di duettare con un gruppo di attrici. Infatti – racconta Verdone – avrò un cospicuo numero di interpreti femminili al mio fianco in questo film, alcune delle quali sono alla loro prima esperienza su un set. Lavorare con delle donne mi consente di essere spesso più in difficoltà, e questo mi permette di rendere maggiormente sul set”. Nel suo nuovo film, Verdone è Guglielmo Pantalei, uomo di specchiata virtù e immacolata fede cristiana, proprietario di un negozio di articoli religiosi e alta moda per vescovi e cardinali. Ma improvvisamente, la sua Lidia (Lucrezia Lante della Rovere), devota consorte per 25 anni, decide di mollarlo proprio nel giorno del loro anniversario, stravolgendo il suo mondo e tutte le sue certezze. Nel suo negozio arriva un’imprevedibile candidata commessa: Luna (Ilenia Pastorelli), una ragazza di borgata sfacciatissima e travolgente, volenterosa ma altrettanto incapace. Da quel giorno niente sarà più come prima.”Luna è una commessa particolarmente inopportuna”, commenta Verdone, spiegando che “presto il personaggio da me interpretato, Guglielmo, scopre che anche lei è sentimentalmente ferita, e questo fa scattare tra i due un’alleanza che si tramuterà in una grande amicizia. Quello che Guglielmo rappresenta per Luna è una sorta di padre, un uomo che si prenderà cura di lei”.

 

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