Profugo in bici sulla A6 ringrazia il poliziotto sospeso: “Mi ha salvato la vita”. Boldrini che dice? (VIDEO)

26 Lug 2017 14:22 - di Davide Ventola

«Grazie Polizia, mi avete salvato la vita». Il profugo ivoriano di 19 anni, che viaggiava in bicicletta in autostrada ed è stato scortato dagli agenti della Polizia Stradale fuori dall’A6 Torino-Bardonecchia, ha ringraziato la Polizia. L’ha ringraziata per avergli salvato la vita. Il diciannovenne originario della Costa D’Avorio ha pubblicamente ringraziato gli agenti che lo hanno soccorso in autostrada: «Ero in autostrada per sbaglio, mi hanno salvato». Tra quei poliziotti che il giovane ha ringraziato, ricorda il Sindacato autonomo di Polizia «ce n’è uno, padre di tre figli, che adesso si ritrova sospeso con diritto di difesa negato e con stipendio dimezzato perché in un video, in cui ha ripreso il 19enne intento a pedalare in autostrada, ha osato criticare il concetto di accoglienza e risorse inteso dalla Presidente della Camera Laura Boldrini. Nelle dichiarazioni che il 19enne ha rilasciato alla stampa, si sottolinea il concetto di gentilezza. Il giovane ha infatti dichiarato che gli agenti sono stati molto gentili con lui. Una versione dei fatti questa, in netto contrasto con la becera strumentalizzazione che in questi giorni si è operata sul video, tra l’altro, diffuso sui social da terze persone e non dal poliziotto stesso».

“Cara Boldrini, il profugo ringrazia, dov’è il razzismo?”

Si è parlato di razzismo, di insulti che, a quanto pare, non traspaiono da quanto sostenuto dal giovane profugo. Intanto sul collega pende un provvedimento disciplinare che è sbagliato chiamare “sospensione cautelativa” perché non lo è. Il Capo della Polizia Gabrielli ha sospeso il collega per blandire le ire della Boldrini. Oseremmo dire che non si tratta di un provvedimento disciplinare ma, di un vero e proprio provvedimento politico scatenato dal capriccio di una signora che si piega all’imposizione di culture e usanze che gettano nell’ombra anni di storia e civiltà della nostra nazione, per poi inginocchiare chi – dallo scranno che occupa – dovrebbe rappresentare, ma a cui evidentemente è allergica.

Appello al capo della Polizia: “Il profugo ha ringraziato, reintegri l’agente”

Adesso Prefetto Gabrielli – scrive il segretario del Sap, Gianni Tonelli – alla luce di quanto emerso e visto che ha sospeso un padre di famiglia mettendolo alla fame, ha un’occasione che non deve farsi sfuggire per dimostrare che la Polizia è un organo al servizio della Repubblica, della comunità e non dei politici, e per dimostrare anche che esiste un senso di giustizia interno all’amministrazione che è stato violato nel momento in cui è venuta fuori la verità. E proprio alla luce di questa verità incontrovertibile, Prefetto Gabrielli, Lei ha l’obbligo di riammettere immediatamente il collega in servizio e di proporlo per una premialità, visto che ha salvato una vita, mettendo a rischio la propria, scortando il 19enne al buio in galleria, fino alla prima piazzola disponibile. Questa è l’ultima prova d’appello, signor Prefetto: La prego di non farsela scappare, per recuperare una credibilità interna che è destinata altrimenti ad essere definitivamente sacrificata sull’altare dei cretini. E soprattutto, metta la parola fine a questa indegna strumentalizzazione che è stata bandita dallo stesso protagonista del video mostratosi riconoscente nei confronti degli agenti. Un colpo di scena talmente grande che parte della stampa (seppur interessatasi all’argomento) ha deciso di censurare.

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