“L’Italia prima di tutto”: la Fondazione An ricorda Almirante a Vicenza

23 Gen 2015 14:51 - di Antonella Ambrosioni

“Giorgio Almirante- L’Italia prima di tutto”: non poteve essere migliore il titolo della manifestazione – voluta e patrocinata dal Comune di Vicenza e dalla Fondazione An – che sabato 24 gennaio il Comune di Vicenza dedica al centenario della nascita di Giorgio Almirante. Si svolgerà alle 16, alla Sala Stucchi di Palazzo Trissino-Baston, sede del Municipio della città. A ricordarlo nel corso del pomeriggio interverranno Donna Assunta Almirante con Giuliana De’ Medici, il presidente della Fondazione Alleanza Nazionale, senatore Franco Mugnai, Massimo Magliaro, per anni capo dell’ufficio stampa del leader del Msi e Marcello Veneziani, scrittore ed editorialista. Parteciperanno Renato Pilastro, Pierluigi Balbo, Antonio Accetta, Mattia Ierardi, Sante Sarracco, Tonino Assirelli, Francesco Rucco, Stefano Giunta, Mario Guerra, Giancarlo Collese, Silvio Giovine, Alessandro Benigno, Veronica Rigoni, Sergio Berlato, Adalberto Rauli.

Almirante e i valori nazionali

Un altro contributo si aggiunge, dunque, al ricordo di Almirante, per celebrare il quale si sono moltiplicate le iniziative e i contributi editoriali sul ruolo avuto nella politica italiana. Un ruolo di lungimiranza in tema di riforme istituzionali, in tema di presidenzialismo e in tema di ammodernamento delle strutture istituzionali: un contributo che oggi nessuno più disconosce, a partire dalle più alte cariche dello Stato e da ex avversari politici. Di tutto questo si parlerà, ma sarà soprattutto una certa idea dell’Italia che terrà banco all’incontro di Vicenza. Ad Almirante dobbiamo infatti il tentativo – titanico in quegli anni- di ripensare l’Italia dopo decenni di amnesia nazionale. Il suo grande merito è di aver parlato agli italiani di ogni angolo della Penisola come se fossero ancora appartenenti a una Patria comune. I valori nazionali hanno avuto in Almirante un paladino instancabile e la sua eredità sul piano dei valori e della cultura politica è viva più che mai.

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