Berlusconi: unire la coalizione, tutti dentro da Alfano a Salvini

25 Nov 2014 19:46 - di Giorgia Castelli

Ritrovare l’unità perduta nel centrodestra. È il messaggio lanciato da Silvio Berlusconi all’ufficio di presidenza di Forza Italia all’indomani del risultato elettorale che ha visto vincere in Emilia Romagna e in Calabria i candidati del centrosinistra. La strada da percorrere indicata dal Cavaliere, ha raccontato chi era presente all’incontro, è quella di aprire a tutti i partiti del centrodestra. Quindi, basta divisioni: «Dobbiamo puntare a siglare alleanze con tutti i partiti dell’area di centrodestra, anche se allearsi con alcuni di loro può provocare malumori». E poi l’appello chiaro che ha mostrato chiaramante  come il Cavaliere non voglia lo strappo con Raffaele Fitto: «Basta liti tra di noi. Se ci sono delle divergenze dobbiamo risolverle al nostro interno e non con affermazioni esterne». E per rafforzare questa posizione l’ex capo del governo ha citato anche un sondaggio che metterebbe proprio in evidenza come le liti dentro Forza Italia abbiano inciso negativamente sul risultato elettorale di domenica.

Patto del Nazareno

Poi l’ex premier, hanno riferito i presenti, parlando del patto del Nazareno ha puntualizzato che l’intesa deve andare avanti perché ci dà una serie di garanzie tra cui quella di partecipare alla scelta di un capo dello Stato non ostile. Ha poi puntualizzato che il premio di lista può andare bene perché ci consente di fare una lista unica di centrodestra e tornare competitivi. «In questo modo la Lega – ha aggiunto secondo quanto hanno riferito alcuni presenti – è costretta a venire con noi. Matteo Salvini è molto bravo ed io con lui ho un buonissimo rapporto. Con la lista unica verrebbero con noi anche Fratelli d’Italia, e Alfano perché lo sapete che io umanamente perdono tutti».

Berlusconi alla presentazione del libro di Vespa

Berlusconi poi si è recato alla presentazione del libro di Bruno Vespa e nel suo intervento ha ripreso alcuni temi già toccati all’ufficio di presidenza. Sul premio di maggioranza nell’ambito dell’Italicum ha precisato: la nostra “posizione” è che ognuno, sia la sinistra che il centrodestra «scelga a chi dare il premio di governabilità in caso di vittoria», se alla lista o alla coalizione. E a proposito di Salvini ha detto: «Lui è bravissimo ha un modo di parlare alla gente molto diretto però ha bisogno di avere dietro un centrocampo che funzioni. Io non ho ambizioni politiche ma voglio riportare la libertà nel mio Paese quindi mi va bene anche fare il regista dietro Salvini». Parlando del prossimo capo dello Stato  ha sottolineato: «Ho la profonda convinzione che sarei il migliore presidente della Repubblica, ma non se ne parla nemmeno, ma penso ad uno come me. Io non mi ricordo di aver detto che il presidente della Repubblica deve venire dai moderati, mi sembra logico che se deve essere il garante di tutti non debba avere un passato qualificato da una parte soltanto… Un Berlusconi per esempio».  E infine sulle elezioni: «Non so dare una risposta certa, io sono sempre favorevole alle elezioni e se ci fosse da andare oggi varrebbe il Consultellum un sistema che costringerebbe il Pd alle larghe intese. Questa volta non accetteremmo di non scrivere un programma preciso insieme. Non so dire se convenga oggi. La situazione della democrazia mi direbbe converrebbe, ma l’economia mi fa dire che occorre mettere in campo qualche misura per combattere la recessione».

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