
L'ira di Trump
Gli Usa in shutdown: i democratici fanno saltare il banco sulla sanità. E mettono a rischio 750mila lavoratori
A mezzanotte gli Usa sono entrati in shutdown, con il conseguente congelamento di una parte dell’amministrazione federale. Questo vuol dire che molte persone perderanno il lavoro e che tanti cittadini si troveranno in difficoltà per il malfunzionamento dei servizi pubblici: si parla di 750mila dipendenti federali a rischio. Sul sito web della Casa Bianca viene mostrato un contatore arrivato a zero con la didascalia che indica le responsabilità dei democratici per la situazione. Inoltre, in un post pubblicato sul profilo X della Casa Bianca si legge: “Democrat shutdown”.
E in effetti l’amministrazione Trump non ha tutti i torti: con un voto di 55 a 45, i democratici del Senato americano hanno bloccato la proposta di legge dei repubblicani per garantire l’apertura del governo federale ed evitare l’interruzione delle attività previste per il giorno seguente. Eppure, tra i progressisti c’è anche chi si è fatto un esame di coscienza, come i senatori John Fetterman della Pennsylvania e Catherine Cortez Masto del Nevada, che hanno votato a favore del progetto repubblicano. In particolare lo scontro si è consumato sui sussidi per le assicurazioni sanitarie, in scadenza a fine anno.
Gli Usa vanno in shutdown dopo sette anni: colpa dei democratici
“I democratici vogliono chiudere tutto, noi no”, ha detto Donald Trump. Quella che si sta verificando negli Usa è una situazione piuttosto impopolare, tanto che il Paese non ha avuto a che fare con lo shutdown per sette anni: al momento non c’è nemmeno una soluzione sull’impasse di bilancio al Congresso americano. “Diverse centinaia di migliaia di dipendenti pubblici saranno poste in disoccupazione e si prevedono gravi disagi per gli utenti dei servizi pubblici”, ha ribadito su Truth la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, dopo il fallimento del voto al Senato. “Pensateci un attimo – ha ripreso – i rappresentanti eletti dai democratici stanno punendo i propri elettori per combattere in favore degli immigrati clandestini”. Alla fine del post li ha anche definiti “squilibrati” per la scelta compiuta.
A dicembre gli Usa ne avevano già evitato uno
L’ultima situazione del genere risale al primo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca, quando l’interruzione andò avanti per più di 5 settimane tra il 2018 e il 2019. Già a dicembre, prima delle ferie natalizie, il Congresso aveva evitato lo shutdown garantendo un salario alle 800mila persone che rischiavano di perderlo. In quel caso c’era ancora Biden alla presidenza e i democratici furono costretti a scendere a patti con i repubblicani per approvare il bilancio. Ma ora che Trump è tornato alla Casa Bianca si comportano diversamente.