
Torino
Insulti sessisti tra consiglieri del Pd: “Noemi starà facendo sesso orale”. Ma il maschilismo non era di destra?
La battuta è da caserma, sessista e volgare. E non è una battuta, ma un insulto. “Dov’è la consigliera Noemi Petracin?”. E a microfono aperto il collega di partito, in un consiglio circoscrizionale di Torino, lascia partire una frase pessima: “Starà facendo un p…”: tradotto, sesso orale. E’ accaduto ieri nel corso della seduta della Circoscrizione Otto del Comune di Torino, quando erano tutti collegati da remoto. Parole immediatamente stigmatizzato da tutti gli altri consiglieri, come riportato in un articolo de “La Stampa“. E la Schlein? Al momento tace. Ma il maschilismo e il patriarcato non erano cose brutte di destra?
Pd nella bufera, insulti sessisti a Torino
E’ stata la stessa Noemi Petracin, consigliera del Partito Democratico, a denunciare quanto accaduto durante il consiglio e a fare il nome del collega cafone, Dario Pera (nella foto in alto accanto alla Petracin). Le cose, secondo quanto ricostruito, sono andate così. Quando la funzionaria del Comune ha chiamato Pera, lui ha risposto regolarmente. Poi toccava al Petracin, lei non ha risposto e Pera ha cercato di scherzare, con quella vergognosa battuta: “Sarà andata a fare un p…”. Dopo ha cercato di rimediare: “Stavo parlando con mio cugino, è una parola che non c’entra niente né con la collega né con il consiglio. Parlavo con mio cugino. Con Petracin ci siamo anche chiariti”. Non al punto da indurre la collega a ritirare le accuse, evidentemente. “Il commento del collega di partito Dario Pera è stato chiaro e inequivocabile, come si sente dalla registrazione. Ecco l’ennesimo esempio di come alcuni si sentano legittimati ad utilizzare la sessualità per fare ironia sulle donne. È disgustoso sentire ancora battute di questo tipo nel 2025 ed è inaccettabile che questo avvenga in un contesto pubblico e istituzionale, di fronte ad una collega nella sua veste di amministratrice. Ritengo questo atteggiamento non compatibile con un ruolo nelle istituzioni e non intendo lasciar correre perché se non c’è rispetto non può esserci alcun tipo di collaborazione, men che meno quella politica per il bene della città. Bisogna denunciare pubblicamente per dire basta a linguaggi e metodi maschilisti e patriarcali che sviliscono il ruolo delle donne e qualificano chi li pronuncia non chi li riceve”, ha detto la consigliera.
Il Partito Democratico, intanto, ha chiesto le dimissioni di Dario Pera e valuta anche di allontanarlo dal partito. Per il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Claudio Cerrato, “siamo chiamati a difendere la dignità delle persone e la credibilità delle istituzioni, respingendo con decisione ogni forma di sessismo e discriminazione”.