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Il 17enne sequestrato a Ragusa è tornato da solo a casa: è mistero sul movente del rapimento

Proseguono le indagini

Il 17enne sequestrato a Ragusa è tornato da solo a casa: è mistero sul movente del rapimento

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 27 Settembre 2025 alle 17:58

Il 17enne rapito da due uomini armati e incappucciati ieri sera a Vittoria, in provincia di Ragusa, si è finalmente presentato al Commissariato di Polizia con un amico. Il giovane sta bene ed è figlio di un noto commerciante ortofrutticolo: la stessa cittadina in cui è accaduto il fatto è famosa per le attività nel settore. Secondo il racconto del pm Francesco Puleio, l’altro ragazzo che era con lui “lo aveva incontrato casualmente per strada”, dove lo avrebbero lasciato “quelli  che lo avevano prelevato”. È quanto emerge dalla conferenza stampa al Palazzo di giustizia.

I due rapitori, prima di passare all’azione, l’avevano chiamato per nome davanti ai suoi amici e minacciandolo con un’arma. Poi l’hanno obbligato con la forza a salire su una Fiat panda nera. Ai ragazzi che erano con lui, i due criminali hanno detto di stare tranquilli e che nessun altro di loro sarebbe stato sequestrato. Tutto è accaduto alle 21.30 di giovedì, nella piazzetta del rione Forcone. I banditi, che erano scortati da un’altra panda bianca, sono poi ripartiti verso Pedalino, lasciando a terra il cellulare del ragazzo.

Rilasciato il 17enne sequestrato nel ragusano: l’appello del sindaco e del vescovo

Le ricerche sono iniziate rapidamente, mentre la notizia ha fatto il giro del Paese in pochi minuti. Sono state esaminate anche le telecamere di videosorveglianza per cercare elementi utili nell’indagine. Inizialmente, gli investigatori non hanno escluso nessuna ragione dietro al rapimento, come ricorda Rainews, dal regolamento di conti all’estorsione, oppure un eventuale messaggio minatorio verso la famiglia. Anche il sindaco Francesco Aiello ha convocato una seduta straordinaria di giunta, chiedendo un rafforzamento dell’ordine pubblico: “c’è un bisogno di sicurezza e da anni lanciamo l’allarme. Se un sindaco chiede aiuto ha diritto di essere ascoltato. Questo episodio ci riporta indietro nel tempo, a trent’anni fa, con il sequestro del notaio Garrasi e nel dopoguerra con quello del piccolo Alfredino Fuschi”.

“Siamo preoccupati – ha proseguito il primo cittadino – nche per il modo in cui l’episodio sarebbe avvenuto: davanti a testimoni e con le armi in pugno. Speriamo che al più presto questo giovane possa essere portato in salvo e restituito alla sua famiglia”. In particolare, il vescovo di Ragusa Giuseppe La Placa ha fatto un “appello ai rapitori perché lascino libero il ragazzo. Quanto accaduto è gravissimo e ci turba e ci lascia sconvolti. Auspichiamo che le forze dell’ordine, che stanno lavorando per risolvere il caso, possano riportare questo giovane alla sua famiglia”.

Le parole del procuratore

“Allo stato non abbiamo elementi che facciano pensare a una fattispecie di carattere estorsivo – ha spiegato il procuratore Puleio – . Se verranno fuori, gli atti saranno immediatamente trasmessi a Catania”. “Le condizioni del ragazzo sono buone”, ha evidenziato il pm, per poi sottolineare che “il giovane “ha fornito indicazioni che stiamo valutando e che la vicenda presenta ancora lati oscuri e le indagini sono in corso”. E ancora: “Ci sono delle telecamere che hanno ripreso le due auto in uscita da Vittoria. Stiamo approfondendo per verificare se, oltre al momento dell’uscita dal centro abitato di Vittoria, sia possibile ricavare altre immagini che ci consentano di meglio specificare la direzione e l’eventuale luogo di destinazione delle vetture”.

Il 17enne rilasciato dai rapitori è stato tenuto in commissariato fino a notte inoltrata: gli inquirenti l’hanno ascoltato per 6 ore, per mettere insieme tutti i dettagli della vicenda. “Oltre al ragazzo sono state ascoltate le persone che erano con lui e quelle vicine al giovane – ha concluso il pm – per ricostruire l’ambiente nel quale il ragazzo si vive e valutare tutti i possibili sviluppi e approfondimenti della vicenda“.

 

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di Gabriele Caramelli - 27 Settembre 2025