
Il Pd delle ambiguità
Violenza sulle donne, la foto che imbarazza Elly Schlein accanto al sindaco condannato per stalking alla moglie
Un selfie, per carità, non si nega a nessuno. Ma quando c’è di mezzo un tema come quello della violenza sulle donne, che la sinistra non disdegna di utilizzare spesso e volentieri contro la destra, la cautela dovrebbe essere massima. Ecco perché quella foto pubblicata sui profili social dal deputato casertano del Pd Stefano Graziano, a margine della conferenza stampa, che si è tenuta ieri alla Camera, di presentazione della prima edizione del Festival Atellano promosso dai comuni di Cesa, Sant’Arpino, Succivo, Orta di Atella, Carinaro e Gricignano, non può non imbarazzare la leader del Pd Elly Schlein.
Violenza sulle donne, la foto della Schlein con il condannato
Nell’immagine, alle sue spalle, spunta il volto di Enzo Guida, sindaco dem di Cesa, nel giugno 2022 condannato in primo grado, e ancora sotto processo in Appello, per stalking e diffamazione aggravata ai danni dell’ex moglie. La foto, riportata in un articolo dalla testata Italianotizieonline, è stata scattata probabilmente senza che la Schlein sapesse esattamente di quella imbarazzante compagnia. “Il primo cittadino è tuttora imputato in un altro procedimento penale, giunto alle battute finali, per maltrattamenti in famiglia sempre ai danni dell’ex consorte. All’epoca dei fatti i due erano sposati”, scrive il giornale, che spiega: “In modo un po’ avventato, il selfie è stato postato sul suo profilo Fb dal deputato casertano del Pd Stefano Graziano, a margine della conferenza stampa, che si è tenuta ieri alla Camera, di presentazione della prima edizione del Festival Atellano… La foto di gruppo, con in bella mostra la fascia tricolore cesana e il leader nazionale del Pd, ha suscitato un vespaio di polemiche a Cesa e nei paesi dell’Agro aversano. A tutti è parsa stridente la compresenza di Schlein e Guida, soprattutto per le nette prese di posizione del numero uno dem contro la violenza sulle donne. Una battaglia condotta dalla leader del Pd con convinzione e forza”.
Altra clamorosa coincidenza è che uno degli avvocati dell’ex moglie di Guida, Teresa Manente, ha fatto parte, in qualità di consulente, della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, presieduta dalla senatrice Pd Valeria Valente. “Nonostante la condanna Guida è sempre stato tesserato del Pd e si è ricandidato a sindaco nel settembre del 2020. Due anni prima, nel 2018, il gip aveva stabilito il divieto di avvicinamento all’allora moglie su richiesta della procura Napoli Nord. Successivamente nei confronti del sindaco sono stati disposti anche gli incontri protetti con i figli, a quanto pare, misura ancor in vigore per uno dei due. Non solo. Come già detto, è in corso un processo che vede imputato Guida per maltrattamenti in famiglia. Nello stesso procedimento è imputata per diffamazione aggravata l’attuale convivente del sindaco. Anche in questo processo parte lesa è l’ex consorte del primo cittadino”, scrive ancora Italianotizie.
La Schlein prenderà le distanze da quel simpatico selfie? E magari ritirerà la tessera al sindaco condannato, in primo grado, per quella forma di opportunità politica che tanto sollecita quando le vicende giudiziarie interessano la destra?