
L'intervista su Rete4
Occhiuto ospite da Nicola Porro: “Adesso parlo io”. Le risposte alla macchina del fango della sinistra
Il Presidente della Regione Calabria romperà il silenzio dopo giorni in cui sono circolate sui giornali notizie dell'inchiesta che lo riguarda
Roberto Occhiuto non ci sta. Dopo sei giorni dalla notizia della notifica dell’avviso di garanzia per corruzione notificatogli dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, il governatore calabrese rompe il silenzio. Stasera, alle 22,40, sarà ospite di Nicola Porro a “Quarta Repubblica” e risponderà alle contestazioni apparse su diverse testate nazionali.
Occhiuto e le accuse: processo mediatico
Dopo avere informato i cittadini in un video di essere indagato, il presidente della Regione aveva scelto la via del silenzio, auspicando di essere presto interrogato dalla magistratura. L’inchiesta è partita dopo un articolo pubblicato su Il Domani, nel corso della campagna elettorale del 2021 che lo vide poi trionfare alle elezioni. Nel frattempo, però, sui giornali “progressisti” sono comparse notizie dell’inchiesta che lo vedono indagato insieme ad altre quattro persone, con una serie di particolari e di contestazioni che riguardano alcune sue vecchie società, tutte cedute. Insomma, è partito il processo mediatico che non contempla nessuna controdeduzione. E per questo, l’esponente di Forza Italia ha deciso di ribellarsi.
L’annuncio della ricandidatura e poi l’avviso di garanzia
L’avviso di garanzia all’esponente di centrodestra è arrivato a ridosso dell’annuncio, fatto il 6 giugno scorso, della sua ricandidatura alla Cittadella regionale. Certamente una coincidenza che, però, non ha fermato la batteria di una macchina del fango fatta di contestazioni sui giornali di area della sinistra senza la controprova. Con il precedente poco confortante di quasi tutti i suoi predecessori,(Giuseppe Chiaravalloti, Agazio Loiero e Mario Oliverio) indagati, processati e poi assolti successivamente.
La solidarietà del centrodestra
Tutto il centrodestra si è stretto intorno al governatore per esprimergli vicinanza. Il coordinamento regionale di Fratelli d’Italia si è detto, “certo della sua correttezza”. Matteo Salvini gli ha ribadito fiducia, mentre da Antonio Tajani, leader del partito, a Maurizio Gasparri, Forza Italia ha ribadito di non avere dubbi sulla sua estraneità alle accuse. Ora la decisione di parlare e di farlo dimostrando la sua innocenza.
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