
La drammatica testimonianza
“Un’auto ha provato a investirmi”. Non si fermano le intimidazioni nei confronti dello youtuber anti-crimine Cicalone
«Hanno provato ad investirmi con un’auto», ha denunciato lo youtuber Cicalone nel corso di un’intervista a Roma Today, raccontando i particolari di un’intimidazione da lui subita giovedì scorso nei pressi della stazione romana di Piramide. Da qualche anno il 52enne, il cui vero nome è Simone Ruzzi, ha iniziato a documentare le difficili realtà di periferia, fino a denunciare gli scippi e i soprusi che le persone subiscono nelle metro a causa della crescente microcriminalità. «Ero sceso di casa e stavo passando su un attraversamento pedonale. Ho notato che c’era un’auto ferma, che mi ha visto passare – ha spiegato ancora l’ex pugile e star del web – quel veicolo, all’improvviso, ha accelerato e per poco non mi colpiva. Mi è arrivato praticamente ai piedi».
Cicalone ha poi precisato che nella vettura , «una Fiat Punto del 2013, pare senza assicurazione», c’erano «tre ragazzi avranno avuto tra i 25 e i 30 anni. Mi hanno detto ‘Cicalo’, che lavoro fai?’ Io ho risposto che faccio video. E loro hanno aggiunto ‘La devi fare finita’». «A quel punto ho chiesto che cosa facessero loro – ha continuato – uno mi ha detto che vende auto. Ma ovviamente non gli ho creduto».
Le intimidazioni e la risposta di Cicalone: «Una cosa del genere non mi era mai capitata»
«Cercavano di non farmi passare, fino a quando ci sono riuscito. Mi sono trattenuto, sono rimasto tranquillo – ha evidenziato Cicalone – l’unica cosa è che non ho avuto la prontezza di fare un video. Una pattuglia dei carabinieri poi si è avvicinata, chiedendomi cose fosse accaduto». Lo youtuber romano ha poi osservato che «nel corso del tempo giudizi negativi nei miei confronti li ho ricevuti da quelli che chiamo hater. Scritte contro di me sono apparse in diversi quartieri, a San Lorenzo come a Colle Salario. Ma una cosa così diretta non mi era mai capitata».
In seguito ha ricordato che un episodio simile è avvenuto anche la sera prima dello spiacevole incontro a Piramide. «Mi trovavo sotto casa quando è passata una Smart brabus, all’interno della quale c’erano due tizi, diversi da quelli della sera precedente. Mi hanno detto ‘Ti ammazziamo’. Li abbiamo inseguiti fino al semaforo, poi si sono dileguati». Le intimidazioni però non bastano per intimorirlo, infatti subito dopo Cicalone ha affermato: «Continuerò a filmare quanto avviene nelle stazioni delle metropolitane, perché si tratta di una situazione che merita una decisa attenzione, con turisti e viaggiatori vittime dei borseggiatori». «Non ho le statistiche alla mano, ma non vi rendete conto dei documenti dei malcapitati che raccogliamo di volta in volta», ha aggiunto.
Le aggressioni frequenti verso lo youtuber e il suo entourage
Ultimamente, Cicalone e la sua videomaker Evelina sono stati presi di mira da due borseggiatori, un uomo e una donna, nella stazione metro Flaminio di Roma. Quando il ladro si è accorto della telecamera ha simulato il gesto del taglio della gola, mentre la donna che lo affiancava si è scagliata contro la videomaker che stava effettuando le riprese. Un altro uomo, intervenuto contro la donna che si era lanciata verso Evelina, è stato morso a una mano. Alla fine son arrivati sul posto anche gli agenti della vigilanza e la Polmetro, che hanno identificato i due malviventi, ma la donna in compagnia dello youtuber è stata comunque refertata con sette giorni di prognosi all’ospedale Santo Spirito
A giugno dello scorso anno, invece, Cicalone raccontò di aver subito un’imboscata nella stazione metro Spagna a Roma in un video: «Sembrava un agguato organizzato. Evelina è stata spinta verso il muro e picchiata. Due donne sono scappate, due uomini li abbiamo bloccati. «È stata una vera e propria imboscata – ha ribadito – uno si è iniziato a picchiare da solo e poi sono usciti fuori come funghi».