
Il terrore arriva dal mare, 17enne attaccata da uno squalo a 100 metri dalla riva, morta sulla spiaggia per le ferite (video)
Il terrore arriva dal mare, e dagli abissi sale in superficie e a pochi passi dalla spiaggia: stavolta è successo in Australia, nel Queensland, per l’esattezza a Woorim Beach, a nord di Brisbane, dove una ragazza di 17 anni è morta in pochi minuti dopo essere stata attaccata da uno squalo a cento metri dalla riva, dove stava nuotando in compagnia degli amici. Il terrore diventa orrore e dolore, in pochi istanti: e la giovane, secondo quanto reso noto dalla polizia locale sulla tragica vicenda, che riportato ferite gravissime sulla parte superiore del corpo, non ce l’ha fatta ed è spirata sulla spiaggia nonostante i soccorsi immediati.
Australia, 17enne attaccata da uno squalo a poca distanza dalla riva
Una tragedia che si è consumata in pochi minuti e sotto lo sguardo pietrificato dal terrore dei molti bagnanti, testimoni dello strazio della 17enne dilaniata dai morsi del pescecane che non le hanno dato scampo. E il Queensland Ambulance Service su X ha confermato quanto repentinamente il dramma si sia consumato, spiegando anche nonostante i paramedici siano intervenuti tempestivamente su quello che è apparso subito come un «grave incidente dovuto a un morso di uno squalo», per la 17enne non c’è stato nulla da fare. La giovane, infatti, hanno aggiunto i servizi di emergenza, allertati intorno alle 16:45 (ora locale), non hanno potuto salvarla in quanto la giovane ha riportato «ferite catastrofiche» alla parte superiore del corpo e alle braccia, che hanno impedito i soccorsi e reso vani gli interventi per rianimarla.
Il morso dello squalo non le ha dato scampo: la 17enne attaccata dal pescecane è morta sulla battigia
Secondo quanto hanno riferito i bagnini interpellati dalle tv locali, la tragedia di oggi è avvenuta dopo numerosi avvistamenti di squali nella zona nelle registrati in particolare proprio nelle ultime settimane. Woorim del resto è una meta molto conosciuta e gettonata da campeggiatori e surfisti non solo per le opportunità naturalistiche che offre, ma anche per il fatto di essere la più vicina a Brisbane. Eppure, ancora una volta, nonostante l’alta densità di frequentatori del posto abbia indotto a controlli stringenti – con le autorità che utilizzano anche i droni per monitorare la presenza di squali nella zona – e malgrado gli allarmi e le precauzioni, non si è potuto fare nulla per evitare il dramma e salvare la ragazza. L’ultima vittima di un predatore dei mari che raramente lascia scampo…
I precedenti sul quel tratto di costa australiana
Si tratta del secondo incidente mortale causato da uno squalo nelle acque australiane quest’anno, dopo la morte del surfista Lance Appleby al largo delle coste dell’Australia meridionale il 2 gennaio. L’ultimo attacco mortale nella Greater Brisbane Area risale al 2006, quando la ventunenne Sarah Whiley fu uccisa mentre nuotava con alcuni amici. Secondo il sito web del governo australiano, gli attacchi di squali nel Queensland «accadono raramente e la maggior parte delle specie di squali non rappresentano un rischio per l’uomo» (Sotto un video della tv 10 News First da Youtube).
Quando il terrore arriva dal mare: gli ultimi precedenti
Come testimoniano i tanti, innumerevoli precedenti che arrivano da ogni parte del mondo. L’ultimo attacco che ha ucciso un nostro connazionale risale al dicembre scorso, quando uno squalo ha aggredito dei turisti a Marsa Alam, in Egitto, colpendo a morte il sub romano Gianluca di Gioia. L’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale in seguito alle gravissime ferite riportate.
Anche per lui, nonostante la corsa nell’ospedale di Port Ghalib, a circa 50 chilometri a nord di Marsa Alam, non c’è stato nulla da fare. Quello stesso giorno, è rimasto ferito ma è miracolosamente è scampato alla morsa letale del pescane anche un altro italiano che era nei pressi dello specchio d’acqua dove il sub è stato assalito.
Le vittime italiane di squali e predatori marini…
Non solo. Appena due mesi prima Giulia Manfrini, l’influencer e surfista di Venaria Reale che sui social rilanciava sport e natura, è morta a soli 36 anni in un incidente tra le amate onde che cavalcava e domava. Una morte assurda, la sua, trafitta al petto da un pesce spada mentre era nelle acque delle Isole Mentawai, a poca distanza dall’Isola di Sumatra in Indonesia. Anche nel caso di Giulia i soccorsi sono scattati immediatamente: raggiunta da due persone che erano lì vicine. E trasportata al Centro Sanitario Pei Pei Pasakiat Taileleu, anche lei ha dovuto arrendersi all’ineluttabile…